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Romelu Lukaku è out nella gara con il Parma e non dovrebbe esserci neanche per la sfida di Champions contro il Real Madrid. A rischio anche la gara contro l'Atalanta. Conte è apparso tranquillo sul giocatore. Ha parlato di lui nella conferenza stampa che precede la sfida contro i ducali. Il tecnico ha anche sottolineato: "Ha avuto un problemino muscolare nella gara contro lo Shakhtar, quando ha calciato la punizione. Ha un affaticamento ed è inevitabile recuperarlo nel migliore dei modi. Lui è importante per noi, soprattutto ora che manca Sanchez".
Se il mister dà comunque fiducia ai suoi e non si lascia prendere dallo sconforto per l'assenza del belga, i numeri dicono molto sulla sua mancanza. Finora l'attaccante ha giocato su 61 presenze 58 partite. Insomma è inamovibile nello scacchiere dell'allenatore nerazzurro. Ha giocato il 95% dei minuti giocatori dal club nerazzurro. Ha giocato 4.794 minuti, in percentuale ha giocato l'87.3% dei minuti totali giocati dalla formazione interista. Ha segnato 41 gol e la percentuale sul totale dei gol segnati dalla squadra di Conte è del 32.5%.
L'assenza dell'attaccante potrebbe pesare nelle prossime partite, per i numeri, per il carattere, per le caratteristiche del giocatore che tiene la squadra alta, difende tutti i palloni che può e raccoglie spesso i lanci che arrivano dalla difesa. Non ci sono attaccanti uguali nella rosa di Conte. Che potrebbe impiegare Pinamonti come alternativa al suo bomber oppurePerisic che ha definito come attaccante aggiunto. Ha di sicuro dalla sua Lautaro Martinez. In generale il giocatore argentino non sta vivendo un grande periodo, ma adesso tocca proprio a lui scrollarsi rabbia e nervosismo dalle spalle e caricarci sopra l'Inter.
Lauty, come lo chiama proprio Conte, ha avuto una partenza sprint. Poi ha fatto registrare un calo che ha fatto venire l'ansia soprattutto a lui. Ha collezionato sette presenze: nelle prime tre ha giocato 194 minuti, nelle successive quattro ne ha giocati di 279. Ma i suoi tre gol segnati finora sono arrivati tutte nelle prime tre gare. Quindi ha una media gol di una rete ogni 64 minuti. È ora di mettere a posto questi numeri e i palloni in porta. C'è andato vicinissimo con un palo in campionato e un quasi gol in Champions. Ora tocca a Lautaro.
(Fonte: SS24)
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