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Lukaku, ci servi tu. L’Inter si affida alla sua colonna: per lui missione speciale

Eva A. Provenzano

Il giocatore ha conquistato i cuori nerazzurri a suon di gol e ora servono tutte le sue capacità per provare a credere in un miracolo

Anche un anno fa contro lo Slavia Praga era una gara da dentro o fuori e l'Inter la vinse. All'andata era stata pareggio nel match d'esordio del girone. Ma in trasferta i nerazzurri si presero i tre punti che servivano per continuare a sperare nella qualificazione. E fu Lukaku a trascinare la squadra. Nella scorsa stagione ha segnato nove gol in totale in Europa. Quest'anno ancora due. E servono tutte le sue capacità per provare a credere in un miracolo. Sbancare M'Gladbach è la sua missione speciale. Che purtroppo non dipende più solo da quello che l'Inter farà sul proprio campo. 

"Lautaro firmò una doppietta, ma fu Lukaku il grande protagonista e trascinatore della gara, perché fu letteralmente imprendibile, regalò due assist al “Toro” e, soprattutto, al termine di una straordinaria cavalcata, realizzò la rete del raddoppio, quella decisiva", ricorda il Corriere dello Sport. Sottolineando però che quella è stata l'unica vittoria in CL dell'Inter. Da allora sono arrivati 2 pari e 3 sconfitte. Servirà il miglior Lukaku nella gara contro il Borussia M'Gladbach, come quello che ha guidato la cavalcata in EL dell'Inter, fino alla finale. A San Siro ha segnato una doppietta contro i tedeschi, ma poi non ha più segnato in CL complici la traversa contro lo Shakhtar e l'infortunio che lo ha messo ko per la gara di Madrid. Al ritorno non è riuscito ad incidere, come il resto della squadra. Gli toccherà ancora una volta prendersi i compagni sulle spalle.

Conte sa quanto sia fondamentale, d'altronde non lo ha voluto a caso. E contro il Sassuolo lo ha messo in panchina per fargli guadagnare qualche minuto di riposo. Conservare le energie in vista dell'incontro di stasera. Con il Torino, dopo la vittoria arrivata in extremis aveva ispirato l'allenatore dicendo che certi atteggiamenti non sono da grande squadra. Il mister gli aveva dato ragione, ma ora spera che l'attaccante belga e i suoi abbiano imparato la lezione e che l'Inter possa fare un altro passo per diventare grande.

(Fonte: Corriere dello Sport)