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Romelu Lukaku continua nel suo periodo di forma straripante. Tanto che, nella partita di ieri contro il Bologna, l'attaccante belga si è metaforicamente tolto il lusso di 'violare' il primo comandamento dell'Antonio Conte allenatore, ovvero la prevalenza del 'noi' rispetto all'io. Eh sì, perché Lukaku al Dall'Ara è stato un autentico padrone, tenendo l'Inter al passo della Juventus. E, siamo sicuri, l'allenatore nerazzurro lo avrà perdonato. Scrive la Gazzetta dello Sport:
"La standing ovation dell’Inter on tour stavolta è tutta del solista, che si prende microfono, palcoscenico, applausi a tre punti. Romelu Lukaku è il frontman: dategli il pallone e fa sold out, di punti e di gol. Funziona così: dalla sosta di ottobre è venuto fuori un attaccante che non si ferma più, almeno una rete in ciascuna delle quattro partite. E va bene ragionare con il noi, come ama ripetere Conte. Ma Lukaku a Bologna ha trascinato l’Inter e l’ha fatto in prima persona, con i suoi movimenti da pivot assai poco digeribili per buona parte dei difensori del campionato italiano".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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