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Intervistato dal Corriere dello Sport, l'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku ha parlato del suo rapporto col tecnico nerazzurro Antonio Conte:
Se è qui lo deve all’opera di convincimento di Conte.
«Mi ha chiamato solo alla fine della trattativa, quando stavo per prendere l’aereo per Milano. Mi ha detto: “Preparati a lavorare” e io gli ho risposto: “Nessun problema”. Sapevo che lui mi voleva perché ci eravamo parlati un po’ quando ci siamo incrociati a Singapore per Manchester-Inter. Non abbiamo scambiato molte parole perché in campo tutti ci guardavano e non volevamo alimentare le voci».
Cosa ammira di Conte?
«E’ uno che vuole vincere sempre, trasmette grandi motivazioni e prepara le partite alla perfezione. Mai vista una cosa così in tutta la mia carriera: quando vado in campo con lui, sono pronto per qualsiasi situazione. Non ne esiste una che può coglierci di sorpresa. Conte è un leader e noi giocatori lo seguiamo pensando solo alla squadra».
Forse lo fate perché temete i suoi rimproveri…
«Quando è contento te lo dice, ma se le cose non gli piacciono ed è arrabbiato non lo nasconde. Per un calciatore è importante sapere quando sta facendo bene e quando invece sbaglia».
Conte e Mourinho sono simili?
«Sì e sono i due allenatori migliori che ho avuto: hanno le stesse caratteristiche anche se utilizzano sistemi di gioco diversi. Con entrambi credo di aver dato il meglio, perché se non lo fai, con loro è dura».
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