In quell'intervista ha parlato del coronavirus, sottolineando che il calcio si è fermato troppo tardi. E aveva anche parlato del suo rapporto con Lautaro e di come è cambiato il suo amore per il gol. Insomma, Romelu Lukaku ha sottolineato di essere maturato e molto rispetto al passato.
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L’evoluzione di Lukaku: “Vivo per i gol, ma ad un certo punto non si tratta solo di te e…”
Il giocatore nerazzurro ha confessato di essere molto cambiato con il tempo: vive per segnare ma vuole coinvolgere i compagni
E lasciare il Manchester United lo avrebbe aiutato molto a capire l'importanza del gioco di squadra. «Ad un certo punto non si tratta solo di te, quando diventi maturo. Segnare è la mia droga, è ciò per cui vivo. Ma più vai avanti con gli anni e più devi usare l'intelligenza. Io sono diventato uno studioso del gioco. Penso che se voglio aiutare la mia squadra devo essere in grado di assistere i miei compagni. Non posso essere solo io a segnare, ma anche il ragazzo che è anche a te. Si devono tutti sentire importanti. Se non riesco a segnare cercherò sempre di fare un passaggio. Il coronavirus ha fermato tutto, è un momento difficile, mi manca la competizione, mi mancano gli allenamenti e le gare, il fatto di poter giocare davanti ai tifosi. Per me questa è la cosa più difficile, quella che mi manca di più».
(Fonte: Daily Mail)
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