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Dopo la decisione della Corte d'Appello della Figc di respingere il ricorso dell'Inter, è sceso in campo Gabriele Gravina che ha annullato la giornata di squalifica a Romelu Lukaku in Coppa Italia. "Dall’imbarazzo alla grazia, in meno di 24 ore. È dovuto scendere in campo il presidente federale Gabriele Gravina per evitare all’Italia (sportiva e non) un’ennesima figuraccia a livello internazionale su un tema delicatissimo come il razzismo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Perché le campagne e le belle parole perdono valore davanti a certe decisioni. Lukaku sarà a disposizione per la sfida di mercoledì sera in Coppa Italia contro la Juve, ma non era questa la motivazione più importante. Contava ristabilire un po’ di giustizia e mandare un messaggio forte e inequivocabile a tutti i razzisti che ancora frequentano gli stadi italiani".
"Del resto, da quando è presidente federale (2018), Gravina ha sempre favorito iniziative per la lotta alla discriminazione e al razzismo e questa vicenda strideva un po’ con tutto il percorso effettuato in questi anni. Con la grazia a Lukaku, ha mosso un passo enorme per isolare - anche per punire indirettamente - gli autori dei cori. E a dare forza alla decisione, sono arrivate le motivazioni, svelate tramite un comunicato della Federcalcio in cui si sottolinea come sia «emerso in maniera inequivocabile dalla relazione della Procura Federale che il suddetto calciatore è stato fatto oggetto, in più occasioni, di gravi, ripetute e deprecabili manifestazioni di odio e discriminazione razziale tali da poter giustificare comportamenti formalmente non regolamentari e come tali valutati dal direttore di gara». Tutto chiaro, insomma".
(Gazzetta dello Sport)
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