Non si è ancora spenta l'eco della rissa (fortunatamente solo verbale, grazie all'intervento di compagni e staff tecnici) andata in scena martedì sera tra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic. I due sono stati puniti con un'ammonizione ma, come scrive La Gazzetta dello Sport, la Procura potrebbe aprire un'inchiesta. Anche se, per conoscere l'entità di eventuali squalifiche, bisognerà prima attendere il contenuto del referto arbitrale:
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Lukaku-Ibrahimovic, si attende il referto arbitrale: la Procura può aprire un’inchiesta
I due attaccanti attendono il giudizio della giustizia sportiva
"La rissa tra i due giganti di Inter e Milan è stata punita nel corso della gara dall'arbitro con un giallo a testa, determinanti per la squalifica al prossimo turno di entrambi visto che uno era diffidato e l'altro si è poi fatto espellere. Ma dalle indiscrezioni emerse in queste ore sembra che nel referto che verrà consegnato al giudice sportivo domani non ci sia traccia delle pesantissime offese tra i due".
ATTESA - "Valeri sembra si limiterà a giustificare i gialli facendo riferimento solo alle «reciproche scorrettezze». E poco o niente dovrebbe apparire pure nel rapporto degli ispettori federali, che hanno il compito di segnalare soltanto quanto avviene fuori dal campo. Tutto questo non esclude comunque l'intervento della Procura federale. Anzi, se nel referto di Valeri si parlasse delle frasi ingiuriose la questione sarebbe chiusa qui, perché nessuno può essere sanzionato due volte per la stessa violazione e Lukaku e Ibra hanno comunque preso un giallo".
POSSIBILE INCHIESTA - "Ma se venerdì, come pare, nel rapporto del direttore di gara non compariranno le offese, il procuratore Chinè è pronto ad aprire un fascicolo per fare chiarezza, che ovviamente potrebbe chiudersi con archiviazione o deferimento. Non è necessario che prendano posizione i club, ci si può muovere anche sulla base delle notizie a mezzo stampa. Anche perché, sulle parole di Ibra in particolare, pesa l'ombra della discriminazione. La frase «Vai a fare i tuoi riti voodoo di merda» potrebbe rientrare nei comportamenti puniti dall'articolo 28 del codice di giustizia sportiva che condanna «ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale (...)».
[...] Tornando a San Siro è giallo sulle parole pronunciate da Lukaku all'ingresso degli spogliatoi: ballano “shit” e “shoot” nella frase «I'ma shoot you at/shit you on your head», dove shoot significa sparare e shit defecare. Gli effetti, a seconda delle interpretazioni, potrebbero essere molto diversi".
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