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E' sempre più vicino l'arrivo, o meglio il ritorno, a Milano di Romelu Lukaku. Il centravanti belga tornerà infatti a vestire la maglia dell'Inter dopo neanche 12 mesi dal suo addio dopo aver condotto praticamente da solo la trattativa col Chelsea per liberarlo. Questi i dettagli sul programma della settimana e non solo: "Nel 2022-23 Lukaku all'Inter avrà lo stesso stipendio che avrebbe percepito se non se ne fosse andato la scorsa estate.
Ovvero 11 milioni lordi più bonus, 8,5 netti grazie al Decreto Crescita che va fatto scattare sistemando i documenti entro giovedì ovvero il 30 giugno. Di fatto il club di viale della Liberazione ha solo dovuto ritirar fuori dal cassetto il vecchio accordo e farlo "approvare" al rappresentante del belga, l'avvocato Ledure. Oltre quella cifra l'Inter non poteva andare e Romelu lo sapeva, quindi ha sacrificato 3,5 milioni netti rispetto ai 12 (più 3) che percepiva al Chelsea.
C'è stato qualche piccolo aggiustamento sui bonus, ma numeri "insignificanti" rispetto alla cifra complessiva e al precedente accordo. Big Rom è atteso in città martedì o mercoledì; le visite mediche dovrebbero essere mercoledì o giovedì. La società vorrebbe evitare di farle l'ultimo giorno utile, il giovedì, anche se dubbi sul lieto fine ce ne sono pochi (ieri e oggi ancora scambio di documenti tra gli avvocati: ci siamo...). Zero incertezze anche sul ruolo che reciterà nella squadra di Inzaghi: sarà lo stesso leader, il primo a lavorare in fase di non possesso per la squadra.
Perché Marotta, Ausilio e Baccin con Lukaku non hanno preso solo un bomber da 64 centri in 95 partite in nerazzurro, ma anche un centravanti affamato di riscatto che vorrà dimostrare quanto Tuchel abbia sbagliato a non puntare su di lui. A Milano conta di fermarsi più di 12 mesi, magari grazie a un altro prestito annuale già ipotizzato, ma sa che dipende tutto da lui. Trovare uno più motivato di Big Rom adesso è complicato", conclude il quotidiano.
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