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Come noto, l'obiettivo dell'Inter per il reparto offensivo è Romelu Lukaku. Continua la trattativa per il centravanti, con il Manchester United che non si muove dalla richiesta iniziale di 83 milioni di euro.
"C’è il giocatore che continua a fare il massimo - forse anche di più - per spingere nella direzione Inter. Al punto di non giocare l’amichevole di ieri con il Leeds, nonostante il suo allenatore Solskjaer il giorno prima l’avesse considerato a disposizione. Perché certo il problema alla caviglia è reale, ma se non ci fosse una situazione di mercato aperta come questa certamente Lukaku sarebbe sceso in campo. E chissà, a questo punto, se giocherà sabato proprio contro l’Inter. E poi c’è anche il Manchester United che pare entrato nell’ordine di idee di fare a meno del belga, facendo la tara delle recenti dichiarazioni del tecnico. Il nodo però sono quegli 83 milioni di euro, tetto dal quale lo United non vuole scendere. E che per l’Inter sono inarrivabili, da qualsiasi punto di osservazione della faccenda. Inarrivabili perché una società da poco uscita dal fair play finanziario – e che sa alla perfezione quanto ha faticato negli anni precedenti per venirne fuori – non vuole correre rischi di alcun genere, costruendo operazioni troppo onerose. A maggior ragione a fronte di grandi cessioni che dovevano essere e non sono state: per intendersi, con Icardi ancora ad Appiano e che dunque non ha prodotto alcun introito, difficile andare oltre quota 60-65 milioni di euro. Perché quella è la valutazione, al netto dei bonus, che l’Inter dà di Lukaku. Lo United è 20 milioni più su. E, ecco l’altra grande difficoltà, il club inglese non è aperto a ragionamenti su pagamenti troppo dilazionati, per non creare un precedente pericoloso sull’altra grande cessione possibile, quella di Pogba", si legge su La Gazzetta dello Sport.
"Da qui la frenata dell’Inter, orientata a non esporsi ufficialmente con lo United per sentirsi dire di no, dopo il blitz di Ausilio della scorsa settimana. Questo è lo stato dell’arte. Poi nel mercato è giusto lasciare aperta una possibilità a tutto, a qualsiasi scenario. Perché nel conto va messo un ingrediente fondamentale: Lukaku è il centravanti che Conte ha immaginato per la sua Inter. Ed è per questo che Marotta e Ausilio non hanno voluto e non vogliono lasciare nulla di intentato. Lo devono al loro allenatore, innanzitutto. E anche al giocatore, che ha scelto l’Inter da tempo e non smette di informarsi un giorno sì e l’altro pure della situazione. E, passaggio non banale, lo United sul piatto non ha al momento altre offerte. Non cambiando la cifra richiesta, però, per forza di cose vanno battute piste alternative", spiega il quotidiano.
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