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Lukaku, no ai fischietti allo stadio. Dalla Roma “Nessun passo ufficiale”, in realtà…

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Ieri sera è arrivata la decisione della Questura che vieta l'ingresso dei fischietti che la Curva Nord aveva preparato per accogliere l'ex attaccante

I tifosi dell'Inter aspettano da questa estate il ritorno a San Siro di Romelu Lukaku. E si erano preparati ad accoglierlo con 30mila fischietti, per sottolineare il dissenso per il tradimento dell'attaccante. Ma l'iniziativa è stata bloccata ieri sera dalle istituzioni.

"Quel frastuono generale non ci sarà, lo ha deciso il questore di Milano, Giuseppe Petronzi. Nel pomeriggio di ieri alla fine di una giornata convulsa tra riunioni, pareri incrociati e mail ufficiali rimbalzate tra Roma e Milano. I controlli saranno più rigidi del solito all’ingresso per evitare che venga introdotto questo oggetto, apparentemente innocuo ma diventato un simbolo. Meglio evitare qualsiasi miccia supplementare che accenda ancora di più gli animi, fanno sapere dalla questura. E ciò nonostante l’orientamento iniziale delle istituzioni sembrasse propenso ad “aprire” all’accesso dei fischietti", riporta La Gazzetta dello Sport.


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"Ieri in mattinata si era infatti riunito il Gos, Gruppo Operativo di Sicurezza. In quel contesto è stata richiesta una foto dei fischietti della discordia per verificare con non fossero di ferro e quindi potenzialmente pericolosi. Erano di plastica, colore nero, con tanto di cordino da legare al collo. A quel punto, informalmente, è stato dato un ok all’iniziativa e i 30mila oggetti sono stati scaricati, giusto dietro la curva nord nerazzurra per organizzare la distribuzione prima della partita".

"A quel punto, la Roma sostiene ufficialmente di non aver fatto passi ufficiali per fare cambiare la decisione. Fonti istituzionali, invece, sostengono che nel pomeriggio sarebbe arrivata una Pec giallorossa alle prefetture e alle questure di Roma e Milano con in copia gli ufficiali Figc e la procura federale. Si sarebbe fatto riferimento, tra le altre cose, a un passaggio dell’articolo 62 delle norme interne federali sulla tutela dell’ordine pubblico. Vanno presi «tutti i provvedimenti idonei ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che rechino molestia».

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"In generale, un così alto numero di fischietti, alla lunga, avrebbe potuto creare un clima pericoloso per la gestione dell’ordine pubblico. Accolta questa segnalazione, il questore avrebbe preso la decisione, poi comunicata a entrambe le società e di riflesso anche agli ultrà. Insomma, la Nord dovrà riporre dentro i cartoni quella moltitudine di fischietti di plastica già acquistati, ma via social si è lamentata per i tempi della comunicazione e perché una iniziativa simile, organizzata nel 2022 dai tifosi della Fiorentina contro Vlahovic, era stata autorizzata", spiega il quotidiano.

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