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Non ha votato l'allenatore che lo ha portato a giocare la finale di Champions League. Una specie di vendetta che Lukaku ha consumato ai danni di Inzaghi, il tecnico che aveva deciso di non schierarlo da titolare nella partita più importante dell'anno. Aveva mandato in campo Dzeko accanto a Lautaro, lui è entrato dopo e non è riuscito a fare quanto serviva perché la Coppa non finisse nelle mani del City di Guardiola. Si è anche detto spesso come quella decisione abbia anche cambiato il futuro del belga all'Inter. Perché quando c'è stato da flirtare con la Juventus si è dimenticato delle promesse fatte al club nerazzurro e alle parole spese per preparare la sua permanenza a Milano.
In attesa che Lukaku riveli esattamente quale sia stato il motivo che lo abbia spinto a tradire la fiducia dell'Inter e a spegnere il telefono per non farsi rintracciare, da dirigenti nerazzurri e compagni, quando era tutto fatto col Chelsea, la scelta di Inzaghi sembra avere influito molto sulla sua scelta, che poi lo ha fatto approdare alla Roma. E una prova potrebbe essere proprio questa. Quando doveva votare come capitano del Belgio il miglior allenatore della passata stagione ha fatto tre nomi: Guardiola, Spalletti e...Xavi. Il messaggio sembra chiarissimo.
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