Vittoria fondamentale per l'Inter a Empoli. Servivano i tre punti per continuare a rincorrere il quarto posto, ma anche per tenere alto il morale dopo l'impresa in Champions. E ha alzato il morale anche Lukaku che finalmente sembra essere entrato in condizione.
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Inter a due facce: primo tempo lento, poi Lukaku risorge. Può spostare gli equilibri
"Tre punti indispensabili per la classifica e necessari per dimostrare di essere competitivi nella corsa alla qualificazione Champions. L’Inter se li è presi a Empoli con una prestazione a due facce. Andamento lento e palleggio orizzontale o all’indietro nel primo tempo, resurrezione di Lukaku e della Lu-La nella ripresa, segnale benaugurante per l’intenso finale di stagione che incombe, tra campionato, Coppa Italia e Champions in corso. A Empoli l’Inter ha riscoperto la fertilità, ma più che altro ha capitalizzato al meglio quel che ha creato. Stop agli sprechi delle ultime settimane. Il sesto posto è rimasto tale perché il Milan ha vinto, ma la pantomima della doppiezza di rendimento tra Italia ed Europa è stata interrotta", analizza La Gazzetta dello Sport.
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"Serviranno test più significativi, però a posteriori non è giusto sminuire l’Empoli, vincitore nell’andata a San Siro e dipinto in vigilia come un vascello pirata pieno di giovani talentuosi. L’Inter l’ha spazzato via con un secondo tempo di muscolarità pura, di superiorità tecnico-fisica. Non snoccioleremo un’altra volta la tiritera delle occasioni perdute dall’Inter contro le squadre medio-piccole tipo Empoli. A Empoli l’Inter ha tirato per cinque volte nello specchio della porta di Perisan, otto in meno rispetto a Salerno, e ne ha ricavato tre gol e la traversa di De Vrij. Netta la diversità delle percentuali di realizzazione. Richiamarsi al destino, al fatto che in certe giornate va così e in altre cosà e non ci si può fare nulla, è suggestivo, ma non spiega. A Empoli l’Inter ha mostrato una testa diversa, gli attaccanti sono stati più feroci e applicati al tiro, uno in particolare. Romelu Lukaku il redivivo".
"All’intervallo si dibatteva su chi fosse il più dannoso tra Lukaku e Brozovic, per 45 minuti dispensatore di palloni sbagliati. L’intervallo ha portato consiglio e rovesciato le opinioni e i sentimenti. Due gol di Lukaku, il primo su assist di Brozovic, e l’invito per il 3-0 di Lautaro. Un’Inter massiccia, in difetto di tecnica veloce, di qualcuno che fugga via sul breve. Un’Inter che nel primo tempo degli sbadigli è stata costretta a circumnavigazioni. Empoli ha confermato quel che si sapeva, però il ritorno del vero Lukaku, ammesso che non sia un fuoco di paglia, costringe a rivedere pronostici e percezioni. Il vero Lukaku può spostare equilibri, aspettiamo conferme", sottolinea Gazzetta.
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