Sensazioni e impressioni dopo il ritorno di Big Rom (e Mou) a San Siro
Il calcio è molto semplice. Le chiacchiere che si costruiscono prima e intorno ad una partita, i risvolti emotivi studiati con rigore, le giustificazioni a protezione di una scelta... tutte queste cose hanno il magico potere di dissolversi appena si scende in campo. Lì gli sguardi e i saluti volutamente gelidi contano il giusto e lasciano velocemente spazio alla legge del campo. Ieri sera, contro la Roma, è apparso subito evidente che la vera questione di Inter-Roma non fosse il tradimento di Romelu Lukaku ai danni della tifoseria nerazzurra. Anche, certo. Fischi e fischietti lo hanno certificato con inappellabile certezza. Ma il vero tradimento, quello più profondo, è stato il voltafaccia di Big Rom alla sua ex squadra. Ai suoi ex compagni. Ai suoi ex amici.
È probabilmente anche per questo che la squadra di Inzaghi è riuscita ieri nell'intento (voluto e studiato) di confezionare una prestazione così solida - più solida di quanto probabilmente avrebbe richiesto l'avversario - e lucidamente aggressiva. I sentimenti dei giocatori dell'Inter non sono stati messi da parte, ma governati con intelligenza. Contavano solo il gioco e il campo. Giocare, non cedere alle provocazioni di una squadra che è abituata a buttare il match sul piano del nervosismo, e ancora giocare. L'intesa calcistica dei nerazzurri ha sempre un rimando a quella costruita nello spogliatoio. Ieri l'Inter è stata molto gruppo e tanto famiglia, al di là delle frasi e delle emozioni che sono poi state fatte trapelare sui social al fischio finale. Ma la gioia di Lautaro che si coccola il Tikus in favore dei tifosi è una fotografia piuttosto significativa se la allarghiamo fino a inquadrare anche la delusione di Lukaku, fermo a guardare da lontano. Il confronto di ieri ha chiuso la pratica. Non c'era bisogno di sentire i fischi per capire che quest'estate è successo qualcosa di veramente grave. Big Rom ha respinto e perso una famiglia che lo amava. Questo, temo, bruci più del rumore di San Siro.