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Out col Barcellona per esserci contro la Juve. È stata questa la scelta dell'Inter e di Lukaku che ha saltato la super sfida di Champions puntando tutto sul big match di domenica sera a San Siro contro i bianconeri.
Come spiega La Gazzetta dello Sport "L’assenza di Barcellona ha permesso a Lukaku di arrivare al match per la corona da imbattuto, come i pugili che fanno paura. Se Ronaldo può presentarsi mostrando tutta una serie di «cinture», Romelu porta la bandiera dei «ribelli», di chi vuole sovvertire l’ordine costituito che dura da otto stagioni. L’Inter di Conte è la forza nuova di questo campionato, formazione che ha cambiato oltre il 50 per cento dei suoi titolari, ma anche stile, consapevolezza, testa.
Se a Barcellona per 60’ ha mostrato il suo lato tecnico, le uscite dal basso «stilose», il palleggio nella casa dei maestri, contro i bianconeri dovrà anche rispondere alla forza con la forza, ai centimetri coi centimetri. Lukaku è l’uomo giusto per aggiungere questa dimensione, per tenere in allarme Bonucci e De Ligt, per fare da riferimento per le ripartenze dei suoi. E magari per far esplodere San Siro: il gol col Lecce è valso da presentazione, quello col Milan ha fatto innamorare i tifosi, uno alla Juve lo renderebbe idolo assoluto, come è stato ad Anderlecht ed Everton, e non è riuscito ad essere allo United".
"La Juve l’ha corteggiato e inseguito in estate. Poteva essere lì, a cercare di «conservare il potere». Invece no, la affronta. L’ha incontrata una volta sola, un anno fa all’Old Trafford, perdendo per un gol di Dybala. Al ritorno a Torino, quando Mata e un’autorete di Bonucci resero inutile il solito timbro di Ronaldo, non c’era, per un problema muscolare. Forse anche per questo quando ha sentito la coscia tirare si è fermato: la rivincita col Barça può attendere, quella con la Juve è troppo importante", aggiunge il quotidiano.
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