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Romelu Lukaku è tornato all'Inter più convinto che mai. L'attaccante, dopo lo scudetto vinto, ha lasciato Milano per il Chelsea, ma è voluto fortemente tornare in nerazzurro. E ora vuole dimostrare di essere ancora il Re che tutti conoscevano, per questo si sta allenando molto duramente.
"Stavolta Romelu ha preso la rincorsa. Stavolta, come mai nelle ultime tre stagioni, sta tarando il suo fisico per partire a mille all’ora. Siamo quasi alla prova vestito prima del matrimonio, non manca poi molto. Il sarto, Simone Inzaghi, sta costruendo intorno a lui un vestito inedito. Ma Lukaku, lo sposo, sta facendo di tutto per indossarlo al meglio quell’abito. Per farsi trovare tirato a lucido. E non si parla di chili sulla bilancia, qui, per quanto l’aspetto nutrizionale nella sua carriera abbia sempre contato tanto. Qui ci sono una voglia e una necessità che coincidono: arrivare già vicino al top della forma il 13 agosto, il giorno dell’esordio in campionato a Lecce, per partire senza il freno a mano tirato. E per scrivere il primo nuovo capitolo con la penna dei tempi migliori", racconta La Gazzetta dello Sport.
"Lukaku sta cercando di fare la differenza, con sedute pre e post allenamento volte a minimizzare al massimo il rischio di infortuni. Esempio pratico. Per la prima volta Lukaku ha la possibilità di svolgere una preparazione completa prima del via del campionato. Ad Appiano, in questi giorni, sta lavorando su elasticità, velocità ed esplosività, alternando a seconda dei giorni esercizi aerobici ad altri finalizzati alla cura della forza. In questo senso Lukaku è aiutato dal tipo di campionato che ha davanti. L’Inter di Inzaghi - ma verosimilmente così ragionano tutti le squadre, almeno le grandi - ha l’ambizione di partire forte, senza pensare troppo a una condizione che deve essere duratura. Tanto, poi, ci sarà tempo durante il Mondiale di ritarare una nuova preparazione che porti fino a fine stagione. Ecco perché si sta lavorando più sulla velocità che sul fondo, in casa Inter. E questa cosa non può non agevolare Romelu, che - al netto dei gol che non sempre misurano le prestazioni - non è mai partito a razzo nelle ultime stagioni vissute tra Milano e Londra", aggiunge il quotidiano.
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