Inter, Lukaku vuole i 90′. A Romelu serve una gara intera per salire di condizione

Lukaku ha bisogno di giocare. Il centravanti dell'Inter non è ancora in condizione ottimale, ma ha bisogno di mettere minuti nelle gambe per far salire il suo stato di forma.

"Il belga “chiede” una gara da iniziare e completare per tornare in sé una volta per tutte. In fondo, Romelu ha bisogno di tirare via il freno, fisico e mentale, che lo ha rallentato e poi esplodere finalmente il massimo della potenza. Lukaku è convinto che manchi solo un po’ di continuità per sentire la fiducia passata. Rom sa che i 90’ in campo sono ormai la premessa per ogni possibile crescita sul campo: non è un tema di cui serve discutere con l’allenatore — il rispetto dei ruoli non è in discussione ad Appiano –, ma è in parte un’evidenza che arriva dal passato.

Spesso i primi tempi di Romelu sono serviti ad accendere la macchina e a iniziare a scaldare i motori. Basterebbe restringere lo sguardo sulla sua carriera interista, prima e dopo l’abbaglio blu londinese, per avere conferma. Nei primi 45’ il gigante belga ha segnato 26 reti, mentre nella ripresa ne sono arrivati 39, un terzo in più", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"A Genova Rom è partito dall’inizio ma è uscito al 66esimo, assieme all’amico-duellante Barella. Lukaku era pure partito bene, ma è calato assieme al resto della compagnia, anche dal punto di vista fisico: è il segno che di lavoro atletico ne servirà ancora molto. E poi, rispetto alla sua prima vita da interista, Rom ha un avversario in più: Edin Dzeko che si è incastrato perfettamente con Lautaro nelle notti di gala.

Il bosniaco con l’argentino è la tentazione di Inzaghi per il Porto, a Rom il compito di fargli cambiare idea stasera contro l’Udinese. Intende convincere la società a sciogliere i dubbi sul prestito-bis, tutt’altro che scontato al momento. Tra l’altro, per chi rimpiange il tempo che fu come lui, non c’è squadra migliore: l’Udinese scatena la nostalgia di Romelu. Un gol in Serie A a San Siro gli manca, infatti, da 635 giorni, dalla sua ultima partita con Conte nel maggio 2021 in cui riceveva la coppa dello scudetto prima di salire sull’aereo per Londra. Quel giorno c’erano proprio i bianconeri friulani a fare da sparring", aggiunge Gazzetta.