«L'allenatore sa quando alcuni giocatori sono stanchi e fa sempre dei cambiamenti, ecco perché chi è in panchina deve essere preparato perché le opportunità arriveranno, sono calmo e approfitterò di queste opportunità». Le parole di Malcom, giocatore che alcune voci di mercato associano all'Inter, sono queste e sono state rilasciate ai media brasiliani. Sono parole che fanno trasparire la volontà del calciatore di restare al Barcellona per giocarsi le sue chance anche se Valverde lo sta facendo giocare poco.
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Malcom: “Io al Barça per imparare. Non dimenticherò mai il gol contro l’Inter perché…”
Il giocatore spiega perché ha scelto di firmare per i blaugrana e dire no alla Roma e ha parlato anche di Messi
Chissà se poi è quello che accadrà, fatto sta che è stato lui a scegliere di giocare per il club spagnolo, anche se sembrava ad un passo dalla Roma: «Non avevo mai accettato la proposta del club italiano, i miei agenti avevano detto sì e ne ero felice, ma quando è arrivato il Barça, che era il mio sogno, ho deciso di giocare con i migliori giocatori del mondo, allenarmi, crescere. Anche andare a Roma è un sogno, ma uno potrebbe andarci anche più in là. Ho preferito questo club per imparare e questo è quello che sta succedendo, a volte non gioco molto, ma ogni giorno imparo cose guardando altri giocatori, sto realizzando un sogno, per questo ho scelto il Barcellona».
Nonostante abbia giocato poco, Malcom ha fatto in tempo a segnare contro l'Inter, in Champions e ha detto: «Non dimenticherò mai quel giorno perché è stato quello in cui Messi ha applaudito per un mio gol. Credo che Messi sia il migliore dopo Pelé. Non lo pensavo prima, ma ora ora che l'ho visto da vicino, sì, vedo come lavora ogni giorno, è sensazionale. Non smette mai di stupirmi per le cose che fa, sappiamo che può partire dalla sinistra, ma non sappiamo quando, e poi aspettiamo quel passaggio esatto, quel momento esatto. Ronaldo è uno dei migliori al mondo in questo momento, ma penso che Messi sia al di sopra di lui. Non lo vedo ogni giorno ma Messi è molto naturale e può decidere una gara in due minuti».
(Fonte: marca.com)
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