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Manca il vero Nainggolan all’Inter. Non solo l’infortunio, c’è un altro fattore che incide…

Il Ninja non ha ancora avuto il tempo necessario per affinare l'intesa col capitano dell'Inter Icardi

Andrea Della Sala

Radja Nainggolan è senza dubbio stato il colpo dell'estate dell'Inter, ma ancora non è riuscito a dimostrare tutte le sue qualità in nerazzurro. Rientrato dall'infortunio, che ha condizionato la sua preparazione, il belga è andato subito a segno nella prima con l'Inter nella trasferta di Bologna. Un gol che ha consentito all'Inter di sbloccare la gara, ma non era ancora il vero Nainggolan. E così anche con il Parma e il Tottenham; l'Inter lo attende, Spalletti sa che può essere l'uomo in grado di spaccare le partite, ma ancora mancano le sue giocate. Dietro le difficoltà del Ninja c'è anche l'infortunio patito durante il ritiro, una distrazione al retto femorale della coscia sinistra che lo ha tenuto fuori per quasi un mese e mezzo, costringendolo a saltare tutta la preparazione.

Come si legge sul Corriere dello Sport "C’è stato un guaio ulteriore. Anche Icardi, infatti, ha accusato un problema muscolare che l’ha tolto dal match con il Bologna, vale a dire il primo di Nainggolan. Poi è andato in nazionale ed è rimasto lontano dalla Pinetina per 10 giorni abbondanti. Insomma, non c’è solo un ritardo sul piano atletico, ma anche un rallentamento nel costruire l’intesa tecnica e tattica tra il Ninja e Maurito, che è poi l’asse attraverso cui dovrebbe svilupparsi la manovra offensiva nerazzurra. E’ vero che le fasce restano fondamentali, come dimostrano i tanti esterni che Spalletti ha voluto in rosa, ma poi il pallone deve arrivare in mezzo e lì non può esserci soltanto Icardi. Con il Parma e, soprattutto, con il Tottenham si è intuito come Nainggolan e Maurito ancora non abbiano capito come cercarsi e come trovarsi. Dovrebbero muoversi in sintonia e sincronia, avvicinandosi quando necessario per lo scambio, ma anche allontanandosi, con il bomber argentino ad andare in profondità per dettare il passaggio e il centrocampista belga a imbeccarlo il più rapidamente possibile. E’ una questione di meccanismi e automatismi. Il tempo sarà la migliore medicina. Adesso, però, c’è anche fretta di raggiungere quella sintonia, perché l’Inter ha già lasciato troppo per strada in campionato. Tocca proprio a Nainggolan, insieme ad Icardi, suonare la carica per recuperare il terreno perduto". 

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