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Il debutto di Frank de Boer sulla panchina nerazzurra non è stato di certo tra i migliori. L'allenatore olandese, alla prima in Serie A, ha schierato un "italianissima" Inter, con un 3-4-3 che purtroppo non ha sortito gli effetti sperati sul piano del risultato ma soprattutto del gioco:
"De Boer sceglie la retroguardia a tre, con Ranocchia in classica posizione di libero, D’Ambrosio e Miranda ai suoi lati, e sugli esterni ci sono Candreva e Nagatomo: mai un’accelerazione, mai uno spunto, anche perché non ci sono i corretti tempi d’inserimento e i centrocampisti tardano a effettuare il suggerimento. D’altronde, chi è deputato a iniziare la manovra nell’Inter? Medel? Kondogbia? Ripetiamo ciò che era già emerso nella passata stagione: non hanno le caratteristiche per svolgere quel compito (così come non le ha Felipe Melo). E Banega, acquistato come il salvatore della patria, è più trequartista che regista. Da ciò si capisce che il difetto originario non è stato corretto, e non lo si corregge andando in cerca di attaccanti o mezzepunte: serve un cervello, lì in mezzo, che faccia girare tutto il motore a pieno regime. Qualche numero per evidenziare il deserto di idee: Nagatomo 20 palloni persi; Candreva 17. Inoltre, con il 66,6 per cento di possesso-palla, l’Inter effettua soltanto 3 tiri nello specchio della porta. Una miseria. Ciò che impressiona in negativo è la mancanza di movimenti senza palla: i giocatori nerazzurri sono fermi, aspettano il passaggio sui piedi, non dettano il suggerimento. E poi, quando comandano l’azione, sono terribilmente lenti nell’esecuzione: per andare da una parte all’altra del campo servono cinque o sei passaggi. In queste condizioni è logico che il centravanti sia destinato a passare una partita in completa solitudine, attorniato soltanto dai difensori avversari che riescono facilmente ad arginarlo. Icardi, infatti, tocca soltanto 23 palloni. Davvero troppo pochi se si vuole essere pericolosi. Eder, che agisce al suo fianco, fatica a trovare la posizione, sempre risucchiato a centrocampo e mai in grado di innescare il compagno. De Boer dovrà lavorare parecchio se vorrà costruire una squadra di alto livello, e i dirigenti dovranno metterlo nelle condizioni migliori acquistando i giocatori che servono. Altrimenti per i nerazzurri sarà un altro campionato deludente, e non tutta la colpa dovrà ricadere sull’allenatore".
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