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Mancini: “Allenare il Bologna? Mi piacerebbe, dipende da Saputo. In Premier…”

L'ex tecnico nerazzurro si racconta al Corriere di Bologna, aprendo ad un futuro da allenatore sulla panchina della società emiliana

Giovanni Montopoli

Lunga intervista di Roberto Mancini rilasciata al Corriere di Bologna. Il tecnico jesino, che con il club rossoblù esordì nella massima serie, torna a parlare del suo futuro aprendo alla remota possibilità di poter allenare la squadra emiliana in un futuro. Questi i passaggi dell'intervista: "Conte sta facendo un'impresa, il Chelsea è grande squadra ma non una società semplice. La squadra più forte della Premier è il Manchester City".

PREMIER - "Tutto è affascinante in Premier, dagli stadi al pubblico. In Italia per anni abbiamo avuto il  campionato migliore del mondo ma abbiamo fatto poco per rimanere lassù in cima"

ITALIA O ESTERO - "Potessi scegliere, tutta la vita all'estero. In Inghilterra ho già vinto, con il Leicester non ho avuto alcun contatto diretto con loro. Allenatori italiani di moda? Sono i più bravi, poi dove vanno spesso vincono. Le difficoltà sono soprattutto all'inizio"

BOLOGNA - "Ha avuto la fortuna di trovare Saputo, ha grandi potenzialità economiche e soprattutto è una persona meravigliosa, tifo per lui e spero che faccia un grande Bologna, perchè la piazza merita di tornare a sognare. Capisco i tifosi che chiedono investimenti sulla squadra ma ha ragione Saputo quando dice che prima bisogna fare le infrastrutture. Da tifoso aspetto che diventi una grande squadra, con un presidente così è possibile. Non vedo perchè il Bologna non possa diventare una delle 5 top squadre in Italia, sono convito che rivedremo lo stadio pieno e non per l'arrivo della Juventus o del Milan"

DESTRO - "Lo conosco dalle giovanili dell'Inter, ha qualità, le ha sempre avute, ma deve metterci rabbia. Così rischia di buttarsi via. Masina può diventare un terzino alla Briegel. Altri giovani? Di Francesco è bravi e Verdi ha grandi numeri"

FUTURO AL BOLOGNA - "Bologna la porto nel cuore, non nascono che vorrei essere io l'allenatore di una squadra che dopo tanto lotta di nuovo per lo scudetto. Dipenderà solo da Saputo. Se lui vorrà, prima o poi, potrà accadere"