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Roberto Mancini ha rilasciato oggi una lunga intervista al quotidiano "La Stampa". Inevitabile che l'argomento principale della chiacchierata con Marco Ansaldo sia stato Mario Balotelli. Ecco la versione integrale dell'intervista del tecnico dei Citizens.
«Ci sono i soldi per comprare chiunque ma non per strapagarlo come qualcuno si sta illudendo di ottenere».Si riferisce a Balotelli?«È un discorso generale. Se c’è chi alza del 40 o 50 per cento il prezzo di un giocatore convinto che il Manchester City lo prenderà comunque, ha sbagliato i calcoli»In un mercato senza soldi si cerca di prenderli a chi li ha, non le pare?«A patto che non si pensi di aver a che fare con dei fessi perchè forse non ci sono nel mondo tanti club con soldi da spendere ma certamente ci sono sul mercato tante alternative che un club può cogliere»A che punto è realmente la trattativa per Balotelli?«È uno dei quattro o cinque attaccanti che ci interessano».Un po’ riduttivo, non le pare?«Sono stato il primo a credere in lui e sono convinto di cosa può dare. Mario ha due doti che si sposano con il nostro mercato: il talento e l’età, perchè voglio gente in grado di costruire un ciclo nel Manchester City. Detto questo, torniamo al problema della valutazione che deve essere equa».Non crede che Raiola, il manager di Balotelli, sfrutti la situazione per alzare pure lui il prezzo con l’Inter?«Non so cosa stia facendo. A me piace il giocatore e a certe condizioni ci interessa. Tutto qui»Sabato prossimo affronterete l’Inter a Baltimora e Balotelli è partito con la squadra. Sarà l’occasione per chiudere la trattativa?«Per me sarà soltanto una partita di precampionato. Il mercato si può fare benissimo al telefono».Ma è possibile che per quella data si sia già concluso l’acquisto?«Credo che in un paio di giorni si chiariranno certe situazioni, ma non posso garantire in che modo»La Premier League comincia il 14 agosto: per lei è indispensabile avere la squadra già al completo?«No, il mercato dura fino a fine agosto, dipende dalle opportunità. Certo è seccante che abbiamo comprato 4 giocatori e per il momento dispongo solo di Yaya Tourè con la prospettiva di perderne altri per gli impegni con le Nazionali. C’è gente che tornerà dalle vacanze, starà con me pochi giorni e ripartirà per ripresentarsi alla vigilia del campionato. Una follia».Cosa di poteva fare?«Nell’anno dei Mondiali la Fifa poteva cancellare la finestra per le amichevoli estive delle Nazionali».Le alternative a Balotelli?«Sono quelle che scrivono i giornali tranne Forlan: è formidabile e me ne ero innamorato quando giocava nel Villareal 4 o 5 anni fa. L’avrei portato all’Inter. Oggi invece cerco giocatori più giovani ».Dunque anche Dzeko?«Mi piace, ha grandi qualità»Non c’è troppa ressa attorno a lui per quanto ha fatto vedere ?«Ha 24 anni ed è più o meno l’età in cui arrivò Ibrahimovic alla Juve: neppure lui aveva fatto grandissime cose fino ad allora però nessuno dubitava del talento che ha poi dimostrato».Dopo Kolarov, Dzeko: sul mercato continua la sua guerra alla Juve?«Non ho mai avuto niente contro la Juve per la quale tifavo da bambino: i problemi li ho avuti con personaggi che non ci sono più. Quello che sta succedendo sul mercato è casuale oppure è l’effetto inevitabile delle circostanze»Vale a dire?«La Juve è molto presente sul mercato perchè vuole rinnovare la squadra. Il Manchester City lo è altrettanto perchè deve fare il salto di qualità. È inevitabile che si sbatta contro qualche obiettivo comune: uno mi dicono fosse Kolarov che piaceva anche al Real. Vuol dire che non solo io lo considero fortissimo».Se arrivassero Balotelli e anche Dzeko, potrebbe cedere alla Juve Adebayor?«È un grande giocatore ma non sono al corrente di una simile possibilità»Economicamente non c’è match tra il Manchester City e le altre: non si sente invidiato dai suoi colleghi che per avere un giocatore devono aspettare che gliene vendano altri?«Se al Manchester City pensiamo di dover spendere è soltanto perchè abbiamo molto da cambiare. Io potrei invidiare i colleghi che hanno già la squadra pronta».Come Benitez all’Inter?«Sono negli Stati Uniti da 20 giorni e non so molto del mercato italiano. Certo che se continua a non succedere nulla, l’Inter rivince in carrozza: in teoria le si è avvicinata un po’ la Roma perchè Adriano può diventare un acquisto importante. Ma dipende da quale Adriano vorrà essere»
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