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Mancini ha capito chi è da Inter: Icardi da blindare, difesa non va, Kovacic…

Alessandro De Felice

La stagione non è stata tra le più esaltanti, ma fortunatamente ieri sera al “Meazza” c’è stato almeno qualcosa da festeggiare. Alla fine è la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic a guadagnare l’Europa League, ma secondo l’edizione...

La stagione non è stata tra le più esaltanti, ma fortunatamente ieri sera al "Meazza" c’è stato almeno qualcosa da festeggiare. Alla fine è la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic a guadagnare l’Europa League, ma secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, i nerazzurri hanno almeno un motivo per gioire: il titolo da capocannoniere del giovanissimo bomber Mauro Icardi. L’argentino, scrive la rosea, è la vera nota positiva di questa stagione tormentataInter che nel corso della prossima stagione rimarrà confinata in Italia, ma Roberto Mancini se ne farà una ragione, soprattutto perché Erick Thohir ha promesso un grande mercato. Bisognerà innanzi tutto blindare Icardi. Intanto la partita di ieri sera ha inviato altri segnali: Roberto Mancini avrà capito chi è da Inter e chi invece non è pronto per le responsabilità che questa maglia comporta.Kovacic alla fine potrebbe essere sacrificato perché l’unico ad avere mercato, ma ieri sera il croato ha dimostrato di voler far parte di questo progetto. Anche Santon, al rientro dopo diverso tempo, ha fatto vedere buone cose, così come Brozovic, che è tornato sulle prestazioni iniziali. Insomma scrive la rosea, l’ossatura ci sarebbe. Una gara, quella contro l’Empoli, che ha mostrato antichi difetti e nuove potenzialità. I nerazzurri si sono svegliati nella ripresa, quando si sono accesi Hernanes e Kovacic. La solita pazza Inter è uscita fuori quando ha concesso a Michedlidze e Pucciarelli - nelle prime due avventure in area di rigore - le due reti che sono valse il pareggio. Non bene la difesa nerazzurra, proprio no. Poi l’Inter è brava nel riproporsi con continuità in fase offensiva e trovare altri due gol, ma il pasticcio in retroguardia è sempre alla portata di mano, così Michedlidze trova anche la rete che chiude definitivamente la gara. Finisce 4-3 la gara che vede il ritorno della classica maglia nerazzurra: prendiamolo come un buon segnale perché come diceva uno striscione: “Per il 2015-16 va bene tutto, ma non così”.