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Roberto Mancini ha preso l'Inter e l'ha rivoltata come un calzino in meno di un anno. Il tecnico ha cambiato la mentalità della squadra ma ha anche stravolto gli uomini in campo.
Come sottolinea oggi il Corriere dello sport, "tra la prima Inter di Mancini della sua seconda avventura sulla panchina nerazzurra e quella che ha battuto il Chievo ci sono solo tre giocatori in comune: Handanovic, Guarin e Icardi. E sempre di quella prima formazione, che pareggiò per 1-1 contro il Milan, non frequentano più la Pinetina Kuzmanovic, Obi (autore dell’unico gol nerazzurro) e soprattutto Kovacic, Nagatomo avrebbe dovuto fare le valigie, ma non c’è stato modo di convincerlo, Dodò è fermo ai box da tempo, mentre Ranocchia e Juan Jesus hanno trascorso l’estate sul mercato. C’era anche Palacio, allora titolare indiscusso e ora prima riserva, come si è visto al Bentegodi".
Mancini aveva tentato di rivoluzionare l'Inter già a gennaio ma i Shaqiri e Podolski hanno fallito la loro missione. Gli unici confermati sono stati Santon e Brozovic, con il primo che si è anche ripreso la maglia da titolare, 'panchinando' Montoya.
Ecco la rivoluzione in grafica:
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