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Alla vigilia dell'importante sfida di campionato con il Napoli, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile. FcInter1908.it, live dalla Pinetina, vi riporta le parole del mister in conferenza: -Come con la Roma?Spero che il risultato finale sia come con la Roma, ma si soffrirà, non vedo perché il Napoli non debba mettere in difficoltà l'Inter, come ha già fatto con le altre squadre. Noi proveremo a far gol, a vincere, ma è quello che vogliono anche loro. -FcInter1908.it: giocatore che invidi al Napoli?Squadra costruita con una logica da quattro anni, hanno investito su giocatori importanti, come Higuain, non semplici da portare in Italia. Difficile dirne uno, squadra fatta per bene, completa. Uno può pensare a Higuain perché ha vinto a Madrid, ma anche gli altri sono molto bravi. -Dopo una vittoria cosa direbbe sullo scudetto?Penso sempre uguale, non siamo neanche a metà campionato. In quattro/cinque giornate le situazioni si capovolgono, non lo dico solo io. Napoli, Juve, Roma sono le più attrezzate. La Juve con un filotto di vittorie può recuperare. Anche la Fiorentina gioca bene ed è a tre punti da noi. Il campionato è lungo e aperto. Se saremo davanti tra 20 partite, potremo iniziare a parlarne. Ora è presto per tutti. -Icardi in un'intervista ha detto che avrebbe voluto giocare con la Roma. Bisogna tener conto di queste parole?Non credo, nessun allenatore tiene conto di questo. L'allenatore sa di dover fare scelte difficili e dolorose. Chi è stato giocatore sa cosa vuol dire non giocare certe partite. Bisogna mettere in campo la miglior condizione, al di là del singolo. Nessun allenatore vorrebbe lasciare fuori un giocatore, ma vano fatte scelte con senso e logica.
-Hai incontrato il Napoli sette volte da allenatore, ma anche da giocatore...Due gol al San Paolo? Era il 18 novembre. Dal 45esimo facemmo due gol, nel secondo tempo cambiò radicalmente la partita. Uscimmo con 4-1, quando in realtà potevamo essere sommersi dai gol. Le partite sono strane a volte, la Samp è stata migliore, ma il Napoli di Maradona era una grande squadra, come lo è ora. L'Inter non vince al San Paolo da 20 anni. In questa partita può accadere di tutto. Puoi incontrare una squadra più forte ma puoi vincere, poi alla lunga la più forte verrà fuori, ma in una partita può accadere di tutto. Ce la metteremo tutta per vincere, ma non sappiamo come andrà.
-Vincere il campionato giocando solo un bel calcio?Io posso pensare che una squadra gioca bene, magari voi pensate che giochi male. E' una cosa soggettiva. Chi vince vince perché la squadra è migliore. Il calcio è soggettivo davvero. Il risultato condiziona molto il parere finale. -Fase difensiva? Pochi gol per questo motivo?Se vuoi essere molto offensivo i giocatori davanti devono dare una mano. Con la Roma partita attenta, ma se non avessimo avuto Perisic, Ljajic, Brozovic che pressava, i due esterni difensivi non avremmo mai vinto quella partita. C'è bisogno che tutti corrino e aiutino. Non c'è correlazione tra le due cose, a volte abbiamo segnato meno perché abbiamo sbagliato le occasioni, non siamo stati attenti. Un attaccante che lavora per la squadra alla fine viene premiato con il gol. Attaccanti che stanno lì e non aiutano la squadra è difficile che vengano aiutati e trovino il gol. -Hai comunque l'idea di bloccare la squadra o continuerai così basandoti sugli allenamenti? Non è che li cambiamo tutti. Cinque o sei sono sempre gli stessi, anche sette. Ne girano quattro o cinque. Se hai Jovetic, Icardi, Palacio, Ljajic, Perisic, Biabiany che hanno caratteristiche diverse, è normale certe volte possano servirne alcune. Io li tengo tutti pronti e quando mi servono posso schierarli. Non è che li cambio tutti. Noi ci alleniamo tutti insieme, i giocatori si conoscono. Tre o quattro possiamo cambiarli. Se trovassi 11 giocatori in grado di darmi garanzie ogni domenica io li farei giocare, a discapito di chi va in panchina. Giocherà Handanovic sicuro.-Tre dietro?E' un'idea. -Qualità Napoli, forza Inter?Anche l'Inter ha qualità, ha giocatori che possono mettere in condizione la squadra di avere cosa ci servirà in futuro. -Che impressione ti ha fatto Sarri?Non lo conosco benissimo, ha sempre fatto bene però. Ero sicuro che avrebbe fatto cose buone. Non è semplice arrivare, conoscere giocatori diversi da quelli che aveva. Ad Empoli grandissimo lavoro e si sta confermando ora. -Ritrovi Hamsik...L'ho visto quando giocava a Brescia, avrei voluto prenderlo con Santacroce ed altri, ma non avremmo potuto prenderli tutti. -Ruore dei nemici, come diceva Mourinho? Iniziano a temervi?Dipenderà da noi se saremo così bravi a confermarci e migliorarci ancora. Dipende molto da noi. -Ti dà fastidio sentire queste cose sull'Inter?Non leggo molto, la cosa però non mi infastidisce più di tanto. Ognuno di noi è libero di pensare e giudicare quello che vuole, ognuno ha la propria opinione, è giusto così. -Insigne?Insieme ad Higuain e Callejon potrà metterci in difficoltà, stanno benissimo insieme. Mi fa piacere per Insigne, è un grande giocatore e potà essere utile per la Nazionale, ma speriamo domani faccia male. -Tante pretattica in Italia, che vantaggio può essere sapere che il Napoli gioca così?Potrebbe essere anche un vantaggio per Sarri: ha certezze, sicurezze, ha sempre vinto con questo modulo e vuol dire che ha fatto le cose giuste, si sta confermando con grandissimi giocatori, vedremo domani sera. -Perché cambia spesso? Il Napoli cambia poco, può avvantaggiarli questa cosa?Non lo so sinceramente. Io credo sia giusto così per noi in questo momento, ma lo fanno tutti, non solo io. Le rose sono fatte di 25 giocatori. A meno che non hai 11 fenomeni e nessuno può stare in panchina... Noi non abbiamo certezze al 100%, la squadra sta crescendo, avere tutti pronti è importante. In casa del Napoli non lo so, non posso pensare a cosa fa un altro allenatore. -Quanto conta per un giocatore fare bene?Uscire con una vittoria da Napoli darebbe una forza enorme, ancora più grande di quella che crediamo di avere. Ma siamo alla 14esima, ne mancano troppe. Sarà una stagione lunga, faticosa, anche con dei momenti difficili. -Particolari strategie? Inter più coperta domani?Può esserci di tutto. Non ho mai sentito un allenatore dire che si sta tutta la partita in difesa per poi ripatire in contropiede. Ma può anche essee così se una squadra ti obbliga a metterti in difesa. Il nostro obiettivo è fare una grande partita e vincere 3-0, ma è difficile. Difficile capire quale può essere il miglior schieramento tattico. Le squadre buone sono quelle che fanno più gol e ne prendono meno. Difficile vedere un campionato vinto da chi ha segnato meno gol. Le squadre forti difendono bene e con tutti i giocatori. Messi fa due gol a partita, ma l'altro giorno è andato a recuperare un pallone dall'altro lato del campo facendosi ammonire. Questa deve essere l'attitudine. -Cosa Icardi dovrebbe prendere da Higuain?Ha dieci anni in più circa, ha esperienza internazionale che Icardi non ha ancora, ha giocato in top club, è difficile fare un paragone ora, sono tecnicamente diversi poi. Credo che Mauro debba fare la sua squadra, passando anche attraverso delusioni, ma diventerà un grandissimo attaccante, i gol li sa fare, in moso diverso da Higuain, ma sarà un gran goleador. -Cosa ha dato la vittoria col Frosinone dal punto di vista offensivo?Non abbiamo sofferto tanto, il Frosinone ha difeso bene, sono partite che se non le sblocchi diventa difficile. Abbiamo soffeerto poco, forse potevamo fare più gol all'inizio, ma è stata una partita buona. -Che significato ha questa partita? Che valore ha?Siamo davanti, siamo primi in classifica, questo è molto importante. Ho sempre detto, anche quando il Napoli faceva fatica, che con Roma e Fiorentina era una delle squadre più attrezzate e più forte. Sarà così alla fine credo. Sarà importante perché giochiamo uno scontro diretto epr la prima volta fuori casa, sarà un buon test, ma non cambierebbe nulla il risultato. Siamo quattro squadre in alto molto vicine, sarà una bella lotta fino alla fine. -Modulo e uomini come con la Roma? Icardi fuori?Tutto è possibile, non posso neanche dirne quattro oggi. Speravate cinque, ma neanche quattro. Mancano più di 24 ore, è giusto che tutti siano rpesenti e pronti a giocare. -Prevedi una partita come contro la Roma: accorti, sacrificio e battaglia?In queste partite bisogna mettere tutto quello che si ha, bisogna essere accorti quando si difende, lavorare duro, attaccare in tanti per far gol. Se vuoi vincere devi fare tutto quello che si può fare fino alla fine.
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