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Roberto Mancini, CT della Nazionale Italiana, è ospite di Tiki Taka Russia. Ecco cosa ha detto l'ex allenatore nerazzurro: «Credo che il favorito del Mondiale sia il Brasile. Ci sono partite difficili perché gli avversari si chiudono e le squadre non riescono a giocare, infatti la più equilibrata è stata Spagna-Portogallo. E' importante giocare bene, ma l'unica cosa che conta ora è qualificarsi, poi nell'eliminazione diretta conta tutto. L'Argentina poteva anche vincere, anche se ha avuto difficoltà».
-Se Sampaoli smette di fare lo scienziato questa squadra migliora. Se hai Aguero e Higuain li fai giocare insieme?
Sono due grandi attaccanti e lui li conosce meglio di lui. L'Argentina ha grandi attaccanti, ci sono anche Dybala e Messi.
- Quanto può crescere ancora Icardi?
A livello di gol non credo, ne segna abbastanza. E anche a livello di partecipazione al gioco della squadra, lui partecipava quando ero io all'Inter, lui partecipava come no e poi è chiaro che sempre si può migliorare.
-Ronaldo o Messi?
Due ultra campioni straordinari in tutto. Ronaldo ha una preparazione mentale fantastica, credo che lui si sia costruito come giocatore. Messi è un fuoriclasse, è nato così. Ronaldo è mentalmente forte ora, ma sono due campionissimi.
-Un'emozione per te la Nazionale...
L'emozione c'è sempre, rappresenti il tuo Paese ed è chiaro che è un emozione forte, continuerà ad esserlo ad ogni partita. Quando c'è l'inno è una cosa particolare.
-E' una rivincita rispetto a quanto non hai fatto in Nazionale da giocatore?
No, sicuramente. Aver la possibilità di allenare la Nazionale non capita a tutti e non capita tutti i giorni. Questo è la base, era la cosa più importante per me, era la cosa che desideravo. Poi è vero che spero di riprendermi una rivincita su quanto non sono riuscito a fare da giocatore per l'Italia.
-Più difficile l'Europeo del Mondiale?
L'Italia l'Europeo non lo vince da molto tempo quindi deve essere difficile vincerlo. Prometto di vincerlo? Pensiamo prima a qualificarci, poi vediamo...
-L'Italia è lontano da un buon livello...
Io sono abbastanza positivo sull'Italia, non siamo lontani. Dobbiamo lavorare, i ragazzi devono crescere e nessuno di noi può sapere quanto potranno migliorare nel tempo. Ci può anche stare che venga fuori un fuoriclasse. Credo che l'Italia debba giocare sempre per il massimo dei risultati. Va bene, lo prometto che proveremo a vincere l'Europeo.
-Noi non abbiamo i Mbappé...
Mbappé un anno e mezzo fa non era nessuno, Dembele sei mesi fa era un giocatore normale. I nostri giocatori sono giovani e non sappiamo se possono crescere in un determinato periodo e fino a quanto possono crescere. Dembele nel quarto con la Juventus non prese una palla, era un giocatore giovane con della qualità, come può essere ad esempio Chiesa. E' andato a Barcellona ed è migliorato tantissimo.
-Che Balotelli hai ritrovato?
Erano quattro anni che non lo vedevo, è maturato come persona. Le qualità tecniche non si discutono, dipende molto da lui. Tecnicamente ha tutte le qualità, è bravissimo, ha un tiro straordinario, sa giocare. Deve collegare un po' tutto... (sorride.ndr).
-Balotelli un'ora a tirare in porta dopo gli allenamenti alla Pinetina...
Non ha perso quelle qualità. Nell'ultimo anno a Nizza è migliorato: è giovane e può fare ancora tutto. Noi gli possiamo dare la possibilità, ma dipende da lui.
-Può giocare con Immobile?
Può giocare con tutti, con Immobile, Insigne, Chiesa, Zaza, Belotti. Non ha grandi problemi. E può affrontare qualsiasi difensore al mondo.
-In Nazionale hai avuto meno possibilità minori rispetto a quelle che sentivi di meritare?
No, ho avuto tante possibilità, ma c'erano grandi giocatori in quegli anni e facevano delle scelte. Sbagliai con Sacchi quando decisi di non andare.
-C'è un gol a cui sei particolarmente affezionato...
Sono affezionato a tutti i gol. Anche se non me li ricordo tutti... Bisogna anche avere fortuna per fare certi gol a volte.
(fonte: tiki taka)
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