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Sia chiaro: si sta parlando di una scenografia ancora tutta da disegnare ma non è un’utopia pensare ad un futuro senza Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter.
Secondo Tuttosport, molto dipenderà dal piazzamento dei nerazzurri in campionato.Tornare nell’Europa che conta (Champions League) è un aspetto prioritario, fondamentale per il domani dell’Inter e di conseguenza di Mancini, più che mai nervoso in questo 2016 per il rendimento della sua squadra e non solo. Senza Champions, pronosticare oggi la permanenza di Mancini ad Appiano Gentile sarebbe un azzardo, nonostante un contratto firmato fino al 30 giugno del 2017. E quindi è anche normale che nelle stanze di corso Vittorio Emanuele II comincino a ragionare su un piano B.
Ora, ad oggi, resta assai probabile che, non sarà l’Inter a mettere in discussione il tecnico anche perché la Uefa, in regime di FPF, controlla ogni virgola del bilancio, sarebbe “pittoresco” pensare a un esonero del tecnico più pagato del campionato (4 milioni d’ingaggio) - ma la decisione di salutarsi e dirsi addio potrebbe arrivare dallo stesso allenatore. Mancini, come noto, sogna un giorno di ritornare in Premier League, il tutto, senza dimenticare la corte di Carlo Tavecchio che ha inserito proprio Mancini in cima alla lista dei possibili eredi di Conte per preparare la nazionale in vista dei Mondiali del 2018.
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