primo piano

Mancini-Inter, che tensione. Il mercato alla base di tutto, ma non solo…

Andrea Della Sala

Oltre al suo coinvolgimento sui trasferimenti, il tecnico vorrebbe avere maggiore chiarezza sul suo contratto, sugli obiettivi e sul progetto nerazzurro

Mancini e l'Inter, dal momento del suo ritorno il rapporto non è mai stato così teso. Il confronto di sabato tra il presidente Thohir e il tecnico non ha portato a un chiarimento, ma la situazione rimane di stallo e si attendono novità anche sul futuro del tecnico nella riunione degli Stati Generali che si terrà a breve e alla quale parteciperanno anche i nuovi proprietari cinesi, compreso Zhang Jindong. Nell'incontro di sabato si è cercato di mettere sul piatto i temi delle ultime incomprensioni senza trovarne una via d'uscita. Il problema principale è quello legato al mercato, visto che il tecnico si aspettava di più dalla nuova proprietà. Questi i quattro problemi del rapporto tra Mancini e l'Inter:

CONTRATTO - La società sarebbe disponibile a trattare il rinnovo del tecnico, in scadenza a giugno, ma non subito. Il nuovo gruppo proprietario intende trattare il prolungamento a stagione in corso e in base ai risultati. Il contratto non è un aspetto centrale di questa rottura per Roberto Mancini, ma il fatto di voler prolungare sarebbe sinonimo di fiducia da parte della società verso l'allenatore.

COINVOLGIMENTO - Mancini avrebbe certamente voluto più voce in capitolo sul mercato, invece non è più al centro delle scelte societarie. Il tecnico si aspettava di avere la squadra già al completo in questo momento e maggiori investimenti da parte del Suning. La verità è che l'Inter non può modificare gli accordi presi con la Uefa per il fairplay e quindi deve prima vendere per creare una plusvalenza di circa 30 milioni per il bilancio.

OBIETTIVI - Se il club è costretto a vendere qualcuno dei suoi big per questioni di bilancio, allora Mancini non vuole che pubblicamente si dica che il club punta al ritorno in Champions League e rientrare nella top ten dei club al mondi. Mancini chiede chiarezza davanti ai tifosi, non vuole essere lui il parafulmine.

PROGETTO - I dirigenti attualmente in carica sono quelli della vecchia proprietà. Chi saranno i nuovi? Il Suning piazzerà i suoi uomini? Al momento Suning ha lasciato deleghe a Bolingbroke e Thohir, ma loro stessi hanno ammesso a Mancini di non avere chiaro le strategie operative della nuova proprietà .

(La Gazzetta dello Sport)