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Un pareggio che non dà, purtroppo, il giusto ritmo alle ambizioni dell'Inter. Ecco le parole di Roberto Mancini rilasciate ai microfoni di Sky dopo la gara contro il Cesena: "Il primo tempo è stato giocato molto sottotono e il Cesena ha capito che poteva metterci in difficoltà. Correvano più di noi. Nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni, poi nei minuti finali per la foga di vincere sbagli le cose più semplici. Non penso che sia stata una grandissima partita. Non credo sia una casualità. Però era una partita che vincendo ci avrebbe portato portato a 39 punti. Tutto poteva essere possibile, o almeno si poteva sperare in qualcosa. Adesso è abbastanza difficile arrivare alla zona Champions League"
"Kovacic e Podolski meglio? Io credo che tutti i giocatori vogliano offrire un rendimento diverso quando non si gioca bene. Questa è una squadra che alterna prove buone a prove negative. Dobbiamo lavorare per migliorare queste cose. Forse ero un po' troppo ottimista. Pensavo si potesse fare qualcosa di più. I ragazzi mettono tutto in campo, mi dispiace per loro e per i tifosi che soffrono. Anche io sto soffrendo molto. Occhi rossi? No no, non ho pianto (ride). Forse è il dolore che ho dentro".
"Icardi? Un attaccante può attaccare il primo palo. Poteva essere una situazione così. Di tutte le occasioni che abbiamo avuto sul fondo potevamo sfruttarle meglio. Alla fine era tutto troppo incasinato. Sono deluso certo, è passata mezz'ora, non posso essere felice. Non arrivano i risultati. Il Cesena non ha rubato niente, complimenti a Di Carlo che ha fatto un'ottima partita. Domani l'ottimismo torna (ride)".
"Terzo posto? Adesso diventa troppo difficile. Già a 39 sarebbe stato difficile, ma poteva essere un obiettivo. Al momento non è logico parlarne, è inutile. Vogliamo cercare di giocare, a volte facciamo degli errori anche grossolani. A Wolfsburg senza i nostri errori sarebbe finita in un altro modo. Se commetti degli errori clamorosi gli altri li sfruttano".
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