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Piccoli passi avanti verso la riappacificazione tra Mancini e l'Inter. Ieri, Zhang jr. ha spiegato all’allenatore che Suning ha investito centinaia di milioni nell’Inter non certo per stare a guardare, ma che essendo appena entrata in un mondo nuovo ha bisogno di tempo per fare certe valutazioni. Con il giusto atteggiamento però ci sono tutti margini per andare avanti insieme, anche perché non è già pronto un sostituto e nemmeno un’intesa per prendere Simeone nel 2017. Il rinnovo insomma va conquistato sul campo, ma una separazione in questo momento non converrebbe a nessuno. In primis ai tifosi. Senza altri dirigenti a condizionare Zhang, Mancio per contro avrebbe fatto una sorta di all-in, chiedendo chiarezza sul progetto e sul mercato. Sollevando poi il problema dell’isolamento in cui si è trovato negli ultimi mesi, con la dirigenza presa dalle questioni finanziarie e Ausilio e Gardini impegnati anche su altri fronti. Il tecnico sente la mancanza di una figura forte, anche a livello politico, tra sé e la società con cui confrontarsi quotidianamente. Quello che non succede più da quando nell’autunno scorso è stato allontanato il d.g. Marco Fassone. Complici anche i problemi linguistici, Bolingbroke in primavera chiamava Mancio una volta alla settimana.
(Gazzetta dello Sport)
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