La Roma si è fermata contro la sua storica nemica, giocando male per un’ora, messa in seria difficoltà dall’Inter. Un’ora di calcio tattico, fatto meglio da Mancini che da Spalletti, secondo il Corriere dello Sport.
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Mancini vince la sfida tattica, merito del “contropiede slavo”
La Roma si è fermata contro la sua storica nemica, giocando male per un’ora, messa in seria difficoltà dall’Inter. Un’ora di calcio tattico, fatto meglio da Mancini che da Spalletti, secondo il Corriere dello Sport. MEGLIO L’INTER. Come...
MEGLIO L’INTER. Come caratteristiche di giocatori, era più offensiva l’Inter della Roma, come atteggiamento no. E se giocatori come Biabiany e Perisic, naturalmente attaccanti, lavorano per la fase difensiva come hanno fatto ieri all’Olimpico, diventa più semplice poi ripartire sugli esterni. L’Inter era messa molto bene sul campo, lo copriva con ordine e attenzione, togliendo spesso l’iniziativa alla Roma. Brozovic e Medel davano protezione alla difesa, ma mentre il cileno, una volta recuperata palla, si limitava alla distribuzione, il croato attaccava palla al piede consentendo a Perisic, Ljajic e Biabiany di trovare la posizione migliore per colpire.
IL CONTROPIEDE SLAVO. Un’uscita sbagliata di Manolas, fino a quel momento il miglior giocatore della Roma, ha scatenato il contropiede slavo dell’Inter. Medel ha recuperato palla, l’ha toccata per Ljajic, poi Brozovic e alla fine è stato facile per Perisic, rincorso da Perotti, piazzare il suo potente e preciso diagonale di sinistro. Spalletti ha cambiato subito, fuori Keita, dentro Dzeko, Roma col 4-2-3-1. Dzeko ha sbagliato un gol alla... Dzeko. Dietro l’Inter ha cominciato a barcollare, servivano i cambi ma con tanti assenti Mancini ha dovuto aspettare la mezz’ora per far uscire Biabiany, che aveva lavorato come un matto, far entrare Manaj e spostare Eder sulla fascia destra. C’era un rigore (fallo di mano di Miranda), che Orsato e Rocchi non hanno visto, Salah ha avuto un’altra occasione, Nagatomo ha respinto sulla linea di porta e alla fine Nainggolan ha trovato l’angolino. Finale tutto della Roma, con Dzeko in versione di... stopper nerazzurro: è stato lui a respingere una bordata di Salah. Forse entrava.
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