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Il campionato dista ancora qualche settimana e tempo a disposizione per plasmare la squadra e lubrificare i meccanismi inceppati ce n’è ancora abbastanza. Nonostante ciò, il ritiro estivo degli uomini di Roberto Mancini ha destato più di qualche sospetto, evidenziando alcune lacune da colmare necessariamente in tempi brevi. Tra arrivi e cessioni eventuali, si lavora solo su quella che potrebbe essere un’idea di squadra: l’ideale sarebbe stato mettere una rosa completa subito a disposizione del tecnico, che invece dovrà ancora attendere tre pedine reputate molto importanti: un centrocampista centrale, un terzino di piede mancino ed un altro attaccante. A due settimane dall’inizio del campionato, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si lavora in una sorta di bolla, senza ancora aver determinato quella che sarà l’Inter di base. La partita contro l’Al Ahli vale poco più di un allenamento, ma per l’occasione spicca l’utilizzo della difesa a tre, reparto finito sotto esame la scorsa stagione e che anche quest’anno presenta diverse incognite. In questo momento Mancini è come un giocatore di scala 40, scrive la “rosea”. Il tecnico nerazzurro ha in mano le carte giuste per aprire, ma sa di poter rischiare in attesa di quelle buone per chiudere definitivamente. E quali sono le carte che il tecnico attende con ansia? Sicuramente i due jolly dal mazzo, ovvero Perisic e Felipe Melo, ma l’attesa per questi due giocatori porta inevitabilmente a lavorare su un gruppo di persone che potrebbe essere radicalmente diverso tra quindici giorni. Senza considerare che l’arrivo in squadra di nuovi elementi comporta tempi di ambientamento e movimenti e sistemi da rivedere. Insomma, si rischia di arrivare a fine mercato con la squadra ancora in mezzo al cantiere. Per questo motivo Mancini si trova davanti ad un bivio: il tecnico deve scegliere se attendere le prime scelte o se buttarsi immediatamente sulle alternative, velocizzando repentinamente le azioni di mercato. Ovviamente questa seconda ipotesi escluderebbe soprattutto l’arrivo di Perisic, per cui il Wolfsburg non molla di un solo centimetro, non scendendo sotto la richiesta dei 18-20 milioni, ma soprattutto non aprendo a nessun tipo di pagamento dilazionato.L’Inter potrebbe quindi tuffarsi su Diego Perotti, il rinnovo dell’argentino col Genoa è in realtà un falso problema, dato che in pochi giorni si troverebbe a Milano. Inoltre Perotti conosce già bene il campionato italiano e questo rappresenta un punto a favore. L’altro nome caldo rimane sempre quello di Manolo Gabbiani, su cui ci sono buoni margini per poter lavorare. Tocca a Mancini scegliere se rischiare fino alla fine di questo mercato o se iniziare a percorrere vie alternative.
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