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Manovra stipendi, Repubblica: “Juve voleva patteggiare multa di meno di 1 mln. Secco no”

Redazione1908

La Juventus è stata nuovamente deferita e nuovamente accusata di slealtà sportiva. Fallito il tentativo di patteggiamento

La Juventus è stata nuovamente deferita e nuovamente accusata di slealtà sportiva. Stavolta, a finire nel mirino della Procura è la manovra stipendi. Repubblica parla di questo e anche del mancato patteggiamento, almeno per ora.

"A sorpresa, a 37 giorni dalla chiusura indagini, è arrivato il deferimento per la manovra stipendi, il nuovo filone di indagine sportiva sui conti della Juventus: riguarda gli emolumenti postergati nel 2020 e nel 2021 con accordi privati con i calciatori. Il club dichiarò una rinuncia da parte loro, in realtà aveva solo spostato quei soldi sui bilanci successivi. L’accusa è, ancora una volta, di slealtà sportiva. Il tentativo di patteggiamento, portato avanti dalla procura federale con i legali bianconeri, è saltato: la Juventus voleva soltanto una multa, e nemmeno particolarmente salata (sotto il milione), mentre il procuratore Chinè chiedeva punti", scrive Repubblica.

Quali scenari adesso

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"Avrebbe potuto prendere altro tempo, ma probabilmente ha capito che le cose non sarebbero cambiate e forse ha avuto anche bisogno di dare un segnale. E lo ha fatto, simbolicamente, a poche ore dalla sentenza che lunedì definirà una volta per tutte – o almeno sispera – la penalizzazione per il filone plusvalenze. Se fosse confermato il -15, Chinè potrebbe anche ritenere esaurita la questione della slealtà e magari accogliere un patteggiamento più conciliante.

Ma va ricordato che un patteggiamento post deferimento prevede uno sconto di pena non superiore a un terzo: tutto è capire quanto sia la pena. La Juventus ha scelto, evidentemente, di “vedere” e poi eventualmente tornare a trattare. Oppure no, andando quindi allo scontro a processo, che si celebrerebbe a campionato concluso e avrebbe con ogni probabilità i suoi effetti (in caso di condanna) sulla prossima stagione, con il rischio di dover scontare una nuova penalizzazione nel campionato che verrà".