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Diego Armando Maradona, nella lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche di Inter e del ciclo dei nerazzurri, finito dopo sette anni di successi:
Pensa anche lei che il ciclo argentino dell’Inter sia concluso?«Cominciamo col dire che è stati eccezionale. Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito hanno scritto la storia. Poi, il tempo passa per tutti. E a volte qualcuno lo accelera...».
Cosa intende dire?
«È stato Mourinho. Un grande anche per questo, riesce a farsi dare tutto dai suoi giocatori. Non so all’epoca quanta energia avessero ancora Zanetti e Cambiasso, ma Mourinho non gliene lasciò nemmeno una stilla. Egoista? Patto col diavolo? Hanno vinto, questo conta».
Maradona, perché nel 2010 lasciò a casa Zanetti? Quando Otamendi concesse subito a Muller il gol dell’1-0 nel quarto di finale con la Germania, ce lo chiedemmo tutti in tribuna. Senza quello strafalcione il destino della sua Argentina sarebbe potuto essere diverso.
«Lei dice? Io penso semplicemente che anche mio nipote Benjamin sapeva che sulle punizioni Muller andava sul primo palo, avevamo studiato le altre gare della Germania, era una situazione chiara. Ah, che sbaglio... E quante lacrime, in quello spogliatoio. Ma se commetti un errore con il Camerun puoi sperare di sopravvivere, contro i tedeschi no, e io lo so bene. Ricorda la finale dell’86? Un attimo di rilassamento, e dal 2-0 ci ritrovammo 2-2».
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