"Impossibile" un giudizio positivo della giunta di Milano sul progetto per il nuovo stadio a San Siro “se l’indice di edificabilità resta” quello presentato al Comune da Inter e Milan con il nuovo masterplan. L’assessore all’Urbanistica del Comune della città, Pierfrancesco Maran, è netto: “Rispetto al progetto iniziale ci sono stati dei passi in avanti significativi”, ma “la richiesta di volumetrie presentata dalle squadre continua a non convincerci. Se l’indice di edificabilità resta questo è impossibile un parere positivo”, ha detto.
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Nuovo San Siro, l’ass. Maran avvisa Inter e Milan: “Ok impossibile con queste volumetrie”
Le dichiarazioni rilasciate dall'assessore all’Urbanistica del Comune di Milano sul progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan
Maran ha incontrato nel pomeriggio i consiglieri comunali della città nel corso di una commissione in videoconferenza durata due ore. Nodo centrale le volumetrie aggiuntive che Milan e Inter chiedono in cambio della rifunzionalizzazione del Meazza che nei desiderata del Comune non andrebbe abbattuto del tutto per far posto al nuovo stadio di San Siro.
Maran ha spiegato che "va visto" se ai 74 milioni di euro stimati come spesa per il recupero dell’attuale stadio “corrispondono gli 88mila metri quadrati di diritti edificativi aggiuntivi che le squadre hanno chiesto”. Un valore, ha sottolineato l’assessore, che “raddoppierebbe di fatto le volumetrie” rispetto ai 91mila metri quadrati di uffici, hotel e centro congressi che sono già previsti dalla delibera del consiglio comunale approvata nei mesi scorsi.
"Dobbiamo fare una contro proposta suffragata dai numeri e ci stiamo lavorando", ha assicurato l’assessore idealmente affiancato nell’audizione dalla collega con delega allo Sport, Roberta Guaineri, e dall’uomo dei conti di Palazzo Marino, Roberto Tasca.
In ogni caso, ha ricordato Maran, "le squadre non hanno l’obbligo di giocare a San Siro, ma è interesse dell’amministrazione comunale tenere ancorato il calcio professionistico a quel quartiere". Opporsi ad oltranza potrebbe generare un addio anche molto rapido: l’assessore Tasca ha sottolineato che Milan e Inter possono lasciare il glorioso Meazza con soli due anni di preavviso, facendo decadere nel giro di un paio di campionati l’attuale convenzione da 10 milioni di euro annui (5 di fitto e 5 di lavori di manutenzione).
L’opposizione di Palazzo Marino ha attaccato la giunta: "A distanza di un anno la trattativa sul progetto del nuovo stadio e del distretto sportivo si è arenata nella palude o, visto il tema, tra le zolle del vecchio prato del Meazza – ha detto Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia -. La sensazione è che entro il 2021 non verrà firmato alcun accordo e che l’investimento di 1 miliardo e 200 milioni andrà altrove".
(Fonte: Askanews)
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