Claudio Marchisio si è raccontato in una lunga intervista all'interno del libro "La storia della Juve in 50 ritratti" a cura di Paolo Condò e Marco Bucciantini. L'ex giocatore bianconero è tornato a parlare della Juve di Conte e di Arturo Vidal, approdato all'Inter proprio in questa sessione di calciomercato. Un giocatore speciale, sotto tanti punti di vista.
primo piano
Marchisio ricorda Vidal: “Un cecchino. Serate? Una volta Conte provò a stanarlo ma finì che…”
L'ex giocatore bianconero ricorda quando lui e il cileno giocavano insieme alla Juventus
Per quanto mi riguarda, sì. Arturo fu una splendida sorpresa perché ci siamo integrati subito bene pur avendo caratteristiche simili: corsa, inserimento, gol. Lui era proprio un cecchino d’area, mai sazio, come se da quello dipendesse il suo futuro. E sempre col sorriso sulle labbra. Si capiva che anche per lui giocare nella Juve era una gioia.
A volte succedeva che Vidal tirasse un po’ tardi. Mi hanno raccontato che quando Conte provava a punirlo, a pagare eravate soprattutto voi compagni…
Che fatiche… (ride, N.d.A.) Sì, è vero. Un paio di volte è successo che qualche avventura notturna esagerata di Arturo fosse arrivata all’orecchio dell’allenatore. Lui non è il tipo che se la prende direttamente con il colpevole, preferisce arrivarci di rimbalzo: fidando nel fatto che la notte in bianco gli avesse tolto energie, disse che per quel giorno aveva deciso un richiamo di preparazione atletica, e dunque via il pallone perché avremmo dovuto correre molto. Voleva stanare Vidal, capisce? Il problema è che Arturo è fatto di ferro, e dopo un certo numero di chilometri noi boccheggiavamo esausti chiedendo pietà mentre lui continuava a correre in testa al gruppo chiacchierando come se fosse al bar.
(estratto di "La storia della Juve in 50 ritratti")
© RIPRODUZIONE RISERVATA