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Marotta: “Fiducia pluriennale ad Inzaghi. Ma senza Champions cambiano tutti i piani. Problema è…”
Dopo il ko contro la Fiorentina, l’Inter sfida la Juventus per la semifinale d’andata di Coppa Italia. Niente rivoluzione alla fine per Simone Inzaghi, ecco la formazione scelta dall’allenatore per il match. Ecco le dichiarazioni nel pre-partita di Beppe Marotta, ad dell’Inter, ai microfoni di Sportmediaset:
"Vicinanza della società alla squadra? E come si esce dal moneto? Con compattezza, unione, cultura del lavoro maggiore, senso di responsabilità forte. Queste sono le terapie migliori. Le motivazioni hanno un ruolo importante. L'allenatore è il leader del gruppo, vede la squadra quotidianamente, decide gli uomini da schierare, giustamente è lui il leader".
Paletti perché continui il rapporto con Inzaghi? La programmazione si baserà su lui?
"Abbiamo fiducia e lo abbiamo detto. C'è un rapporto fiduciario pluriennale con lui, siamo contenti, abbiamo tre obiettivi diversi, ci giochiamo un po' tutto ancora. In campionato siamo un po' discontinui, mancano 27 punti, dobbiamo ritrovare la continuità smarrita. Stasera ci giochiamo una semifinale, settimana prossima un quarto di Champions. Il cammino è stato abbastanza importante. La cosa più importante per il club è la Champions, immaginare di essere fuori vorrebbe dire rivedere tutti i piani per l'anno prossimo".
La partita di stasera può essere determinante per il mese di aprile? Si è fatto una domanda su come mai la squadra alterna grandi prestazioni e in altre si perde invece?
"Sei stato (Ravanelli, ndr) un giocatore importante e sai benissimo che in partite di livello i giocatori si caricano quasi da soli. Invece quando giochi in campionato con altre squadre cosiddette provinciali, siamo mancati. Punti persi più per demeriti nostri che per meriti altrui, probabilmente è un fatto mentale, di concentrazione".
Allegri dice che sul campo ha 9 punti più di voi. Ma poi dice che l'Inter è favorita...
"Allegri è molto bravo anche nella comunicazione, fa parte del gioco. Inter, Juve e Milan sono sempre sotto pressione, i risultati sono importanti, ancora di più delle prestazioni. Per ottenerli però servono buone prestazioni. Allegri ha gestito un momento difficilissimo per il suo club. Anche noi dobbiamo trovare controindicazioni".
Tu e Zanetti fate la voce grossa con i ragazzi in spogliatoio a volte? Se Inzaghi non porta a casa i risultati bisognerà poi sostituirlo, anche se non puoi dirlo...
"Siamo molto compatti a livello dirigenziale con l'allenatore, anche Ausilio e Baccin. Abbiamo parlato anche ieri coi giocatori, come sempre. La dialettica è frequente. Ripeto, non deve interferire nella gestione dell'allenatore che è il leader, lui usa le dinamiche giuste per concentrazione e organizzazione delle gare. Tutti, non solo gli allenatori, sono sotto esame, anche noi. Se non saranno centrati gli obiettivi, i colpevoli saranno tanti. Uno vince, gli altri perdono".
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