Il dirigente è ancora tornato sul pari con la Juve e ha parlato anche di Cuadrado: «Poco coraggio con la formazione bianconera? Rispondo che il coraggio è una cosa che accompagna la mentalità vincente, noi ce l'abbiamo. Bisogna però anche adeguarsi all'avversario. La Juve era pronta a proporsi non appena avessimo fatto degli errori ed è stata una partita giocata con tanta tattica ma non credo che questa squadra vada migliorata, semmai nei punti persi con le piccole. Per il resto, pareggiare a Torino è un risultato positivo, frutto di una prestazione superiore alla sufficienza. Cuadrado non è in campo? Reduce da un periodo di stop e Inzaghi non lo ha schierato a livello precauzionale, in caso entrerà in un secondo momento».
«La collaborazione con Ausilio e Baccin? Io credo che il gioco del calcio sia basato su due squadre. Una va in campo e l'altra è costruita fuori, io fuori dal campo sono riuscito a mettere insieme una squadra che merita applausi. Ho la possibilità di avere due colleghi come loro e abbiamo creato una squadra che ha grande sintonia e lavora bene sulle deleghe. Interpretiamo gli obiettivi fissati dalla società, siamo persone mature e sono contento di lavorare con loro. Il mio rinnovo? Ho sempre lavorato su otto-nove anni, sia alla Sampdoria che alla Juventus. Io sono arrivato nel 2018, se arrivassimo al 2027 sarei a nove anni, ma soprattutto a 70 anni. Sarebbe giusto guardare altrove».
(Mediaset-TMW)
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