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"Un allenatore e un dirigente per emergere fanno una fatica bestiale, un procuratore molto meno. In questo momento di deregulation chiunque può inventarsi agente. Il procuratore è giusto che ci sia, però andrebbe contenuto in perimetri definiti. Non concepisco i grandi esborsi agli agenti, ma spesso le società sono costretti a concederli, se vogliono chiudere le operazioni. Vedo in giro troppi improvvisatori. Oggi trattiamo con gente che fino a qualche anno fa lavorava come grossista di piante, ma non si diventa medici per improvvisazione. Bisogna studiare e impratichirsi".
Intervenuto a SportWeek, Giuseppe Marotta ha così risposto alla domanda sui procuratori sportivi che, in questi anni, hanno rivoluzionato il mercato. Le parole dell'AD nerazzurro possono essere correlate alle ultime vicende riguardanti WandaNara, agente di Mauro Icardi. Marotta ha anche detto la sua sulla nuova figura dei presidenti e sulle regole imposte dall'UEFA alle società:
"E' svanita la figura del mercenate. Le società attuali sono governate dal management e le regole stringenti del FFP hanno reso tutto più complicato. Sono scomparsi o quasi le bandiere perché ora i giocatori sono favorevoli ai trasferimenti: più cambiano squadra e più guadagnano".
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