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Marotta: “Annata Inter straordinaria, che orgoglio! Flop Italia non è colpa di Spalletti ma…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Per me è motivo di orgoglio essere qui presente per ritirare un premio importante e rappresentare una società gloriosa", ha detto Marotta

Nell'Aula consiliare di Palazzo Pirelli, Beppe Marotta ha ritirato, per l'Inter, il premio di Regione Lombardia per le squadre professionistiche lombarde che si sono distinte nella stagione calcistica 2023-2024. Ecco le parole di Marotta:

"Per me è motivo di orgoglio essere qui presente per ritirare un premio importante e rappresentare una società gloriosa, un punto di riferimento, per i traguardi raggiunti, per il palmares. Oggi siamo qui a compimento di un'annata straordinaria, che ha vinto la vittoria di Supercoppa e Scudetto della seconda stella, che è un motivo di grandissimo orgoglio. Rappresentiamo il territorio della Lombardia, non solo di Milano. Se da una parte evidenziamo che ci sono nove società professionistiche in Lombardia, di cui ben cinque in Serie A, un quarto del campionato, dall'altro quattro sono di proprietà straniera e questo deve far riflettere. Non c'è più il modello di mecenatismo tipico della mia generazione, meno male che sono arrivati i capitali stranieri. Questo premio è una prova tangibile del lavoro svolto, rappresentiamo un gruppo sociale importante, di ragazzi e ragazze perché anche il mondo femminile è importante e sta lavorando tra mille difficoltà"

Sugli Europei

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"Il gioco del calcio non è più gratuito. La colpa del rendimento dell'Italia non è di Spalletti ma parte da più lontano, oggi mancano le strutture e le forniture sportive, e il calcio non è più alla portata di tutti i ceti sociali. Auspico che nel tempo si possa affrontare questo aspetto. Da anni ormai lo sport in generale non è più gratuito, questa è la grande denuncia che faccio sempre. Quindi il primo obiettivo è sport gratuito per tutti, perché è statisticamente provato che i talenti nascono nei ceti meno abbienti, dove non è possibile iscriversi alle rette necessarie per praticare gli sport nelle singole squadre, quindi credo che la scuola possa entrare a sostituire queste problema"