00:10 min

primo piano

Marotta: “Qualcosa sta cambiando. Lautaro-Bastoni, zero problemi. E sul mercato…”

Marco Astori

Le parole dell'amministratore delegato dell'Inter ai microfoni di Pressing dopo la conquista dello scudetto

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'area sport dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni di Pressing. Queste le parole del dirigente dopo la vittoria dello scudetto da parte del club nerazzurro: "Il sentimento è di grandissima felicità, immensa che ripaga tutto quello che la società ha fatto. Il grande artefice è Conte, sono contento di averlo proposto due anni fa alla società: sapevo avesse tutte le qualità per riportare l'Inter dove merita di essere. Questo scudetto è il segno che qualcosa sta cambiando, speriamo si possa aprire un nuovo ciclo: l'Inter merita questo. Spero che l'anno prossimo si avveri il sogno della seconda e splendida stella con il ventesimo scudetto e io vorrei, come tutti all'Inter, esserne protagonista.

Ho avuto il piacere di conoscere Conte a Torino, quando si è ripresentata la possibilità di cominciare un percorso all'Inter l'ho proposto alla proprietà. E' stata una scelta importante, ancora oggi uno bravo come Spalletti ha un contratto. Antonio ha dimostrato di essere vincente, e i vincenti sono impegnativi: meglio avere un allenatore esigente e con cui si hanno confronti duri. Non c'è stata nessuna difficoltà, Conte ha sempre detto in faccia quello che pensa per il bene di tutti e per stimolare tutti ad andare alla sua velocità: lui è molto ambizioso. Questo è un momento straordinario, dopo undici anni e diversi cambi di proprietà e allenatori, trovare una stabilità attraverso un allenatore ci ha portati ad un risultato straordinario. E' più il sentito dire, preferisco avere a che fare con un allenatore di personalità: i vincenti hanno questa caratteristica.

Cosa manca per un ciclo vincente? Con la Juve non ho niente a che fare, io sono arrivato all'Inter creando un rapporto fiduciario con la proprietà, mi trovo molto bene e vorrei proseguire questo percorso: questa è una grandissima realtà dal punto di vista del blasone, è tra i più grandi del mondo. E' giusto arricchire il palmares, sta a noi fare di tutto: il percorso intrapreso con Conte è vincente.

L'etichetta del passato juventino? Il tifoso ha un dogma, però noi abbiamo lavorato in un clima di grande cordialità, stimolante e di tifosi che hanno fatto sempre sentire il loro calore. Questo sentimento, unito al fatto che i colori nerazzurri rappresentano una società vincente, ha fatto sì che tutto si potesse coronare con una vittoria insperata: io non ci speravo di raggiungerla così velocemente.

Il momento più difficile prima di Conte? Il fatto che sono state prese scelte molto pesanti, a rischio anche di impopolarità. Furono prese decisioni per il bene dell'Inter: un'altra decisione, sofferta, ma è giusto che chi ha responsabilità possa scegliere persone di fiducia accanto a sé, quella di prendere un allenatore come Conte pur avendo sotto contratto uno bravo come Spalletti. Sono state scelte coraggiose e rischiose, ma le ritenevo necessarie e i fatti l'hanno dimostrate vincenti. Ritengo veramente l'artefice di questo successo sia Conte, è riuscito ad isolare la squadra, a dare mentalità vincente e senso di appartenenza.

Zhang? La prima cosa è stata "ce l'abbiamo fatta". Sono rimasto molto felice oggi nel vederlo perché per lui è veramente una soddisfazione immensa. Non possiamo dimenticare quello che hanno fatto a livello finanziario, la proprietà ci è sempre stata vicina. Siamo riusciti a costruire questa struttura anche grazie alla fiducia dataci per prendere scelte importanti.

Rinnovo di Lautaro? Avevamo congelato ogni dialogo perché i giocatori fossero concentrati. Lui è un ragazzo arrivato in punta di piedi e si è trovato una collocazione importante grazie anche al lavoro con Conte: assolutamente è un giovane importante su cui si può puntare, ma oggi non vogliamo parlarne perché preferiamo godere di questa festa. Tra un po' ci siederemo e valuteremo, ma posso dire con certezza che non ci sono problemi di rinnovo con lui e Bastoni. Top player a zero? L'attività di monitoraggio di Ausilio va avanti, però sono discorsi che faremo più avanti quando la proprietà ci detterà le linee guida. Assieme valuteremo le strategie e le tattiche di mercato: oggi è prematuro, la cosa bella è aver vinto lo scudetto".