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"Le finali di Coppa Italia e Champions? I giocatori e l'allenatore sono i grandi protagonisti, il fatto dei essere qua a Roma è molto importante. La Coppa Italia è un trofeo che conta tanto, così come lo sarà essere a Istanbul. È motivo di grande soddisfazione e altrettanto merito della società e del tecnico. Fare bene in campionato e in Europa è legato a una situazione psicofisica, è difficile restare concentrati per i giocatori che vivono tanti impegni ravvicinati. Poi c'è il problema del Mondiale, lo stress agonistico non è quello di una volta, alcuni giocatori forse sono stati un po' distratti da questo. C'è una situazione anomala, noi abbiamo disputato 57 partite ed è incredibile".
"Il futuro di Inzaghi? Ha superato indenne un momento di difficoltà quando i risultati non venivano, ma fa parte del ruolo dell'allenatore. È un ruolo esposto a critiche, lui lo sapeva a ed è riuscito a risalire la china. Oggi con grande orgoglio è qui a guidare la squadra verso due o tre appuntamenti importanti, perché c'è anche il campionato da portare a termine. Haaland? È un giocatore molto forte, ma lo sono anche i nostri difensori e sono fiducioso".
(Fonte: Sky Sport)
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