Beppe Marotta, ai microfoni di SportMediaset, prima della partita tra Milan e Inter ha parlato della sfida di stasera e non solo.
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Marotta: “Fairplay? Tifosi tranquilli, è solo osservazione UEFA. Per lo scudetto…”
Le parole dell'ad nerazzurro prima della sfida di Coppa Italia contro il Milan
-Quanto conta per voltare pagina questo derby?
Conta e molto perché è una semifinale di una competizione a cui l'Inter tiene. Al di là delle suggestioni cercheremo di fare qualcosa di positivo già da questo primo turno e in vista di una qualificazione.
-Posizione dell'Inter sul fair play?
Tifosi tranquilli non è investigazione ma un'osservazione dei vertici UEFA che monitorano decine di club dopo il covid e su tutte le conseguenze a partire dalle contrazioni economiche che ha portato ai club grosse perdite. E dunque vuole capire quali sono gli accorgimenti necessari per poter tornare alla situazione di prima.
-Sta arrivando anche la Juve?
Punti a disposizione in campionato sono molti. Dobbiamo tenere l'asticella alta, non avere paura di essere ambiziosi e ce la giocheremo fino alla fine. Le prime cinque sono autorevoli candidate alla vittoria finale. Sarebbe ordinario per la Juve lottare per lo scudetto, più straordinario che non lotti. Non possiamo dimenticare il valore di Milan, Napoli e Atalanta, credo che la lotta si restringa a queste squadre.
-Lautaro lo vedo irrequieto e non ha tranquillità sotto porta. C'è la percezione all'interno?
Diciamo che lui è ancora un ragazzo e deve vivere questi periodi altalenanti tra gol e non gol, normale che per un attaccante si vada in apprensione quando non si segna. Ma l'ansia deve allontanarla, è un giocatore importante su di lui crediamo assolutamente, deve ritrovare il gol attraverso sè stesso e supporto della squadra. Questo è l'obiettivo nell'immediato.
-Vero che non avete chiesto ad Inzaghi lo scudetto?
Noi siamo l'Inter e dobbiamo sempre ambire al massimo, per ogni obiettivo. Anche contro il Liverpool dobbiamo cercare di ribaltare per quanto possibile. Le ambizioni devono essere alte e non deve essere una vergogna. L'allenatore sta facendo bene, se qualcuno ci supererà ci toglieremo il cappello e diremo che saranno stati più bravi. Ma l'allenatore è ambizioso e sa che dobbiamo lottare fino in fondo.
-La parola crisi accostata all'Inter?
Si sa che ci sono momenti in cui si soffre e in quei momenti bisogna essere più determinati avere motivazioni più forti e trovare i rimedi necessari per ripercorrere il ruolino che ci ha visto ai vertici della classifica.
(Fonte: SM)
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