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Marotta su Suarez: “Grande perdita, era innamorato della sua Inter. Nel ’65 ero a San Siro e…”
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l'AD dell'Inter Beppe Marotta ha parlato così della scomparsa di Luis Suarez, morto oggi a 88 anni:
"E' stato un grande colpo e un grande acquisto per l'Inter, è stato un giocatore importante nell'economia di gioco della Grande Inter di Herrera. Ha vinto 2 Coppe dei Campioni e io sono riuscito da bambino di vederlo per la prima volta in occasione della vittoria col Benfica a San Siro, ero ragazzino e vidi quella squadra vittoriosa con il Benfica. Ho sempre ammirato quella squadra, ho avuto un rapporto di grande amicizia con lui, lo ricordo anche da allenatore da CT dell'Under 21 spagnola portandola alla vittoria dell'Europeo.
"E' una grandissima perdita perché valuto anche l'uomo: rappresenta un calcio romantico che non c'è più, era innamorato della sua Inter. Era stato osservatore dell'Inter finché ce la faceva, lascia molto ai posteri. Mi ricorda molto Pirlo ma aveva grandi qualità umane che non si possono dimenticare. Dal punto di vista calcistico, la somiglianza con Pirlo è uno spaccato su cui fare riferimento. La sua caratteristica principale era il lancio lungo alla Pirlo, all'epoca era una novità. Era il metronomo di quell'Inter che ha scritto pagine importanti per il calcio italiano ed europeo, non solo dell'Inter"
"Di Cristiano Ronaldo ne ha fatto un motivo di orgoglio, lo ha raccontato sempre. L'ho frequentato molto nella sua età anziana e da persona saggia ha ricordato sempre questa sua indicazione data a Moratti. Ronaldo era un ragazzino ma ricordo che alle cene che abbiamo avuto negli ultimi anni lo ricordava. Nel 1986 ha vinto l'Europeo Under 21, anche da allenatore ha fatto un percorso valido. Sottolineo anche la sua umiltà e il grande coraggio"
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