- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Marco Materazzi cerca di gettare acqua sul fuoco in vista della supersfida di Torino di sabato sera, ma forse l'esito sarà esattamente l'opposto visto il paragone: "Per noi la Juve è come il Livorno, una partita come tutte le altre. Il nostro obiettivo è vincere sempre".
Sul suo rapporto con la "famiglia" Inter e con José Mourinho, invece, Materazzi si fa decisamente più serio: "L'Inter me la tengo stretta. Mi ha reso famoso, mi ha fatto vincere moltissimo e mi tratta come uno di famiglia, dal presidente fino all'ultimo tifoso. Vale la pena anche un solo minuto in campo. Come mi trattano i tifosi mi ripaga anche della delusione di non giocare dall'inizio. Mourinho? E' tutto. Allenatore, padre di famiglia, uno che scherza, che ride, che crea un rapporto splendido. Ve lo dice uno che non gioca. Normalmente per chi non gioca il mister non capisce nulla. Ho parlato con lui prima di firmare fino al 2012, e so perfettamente qual è la mia posizione. Quando uno ti rende partecipe e ti fa sentire importante anche quando non giochi, vuol dire che ha qualcosa di speciale. E Mourinho è speciale".
Infine, la definizione perfetta per Matrix di cosa significa essere interista: "Essere dell'Inter è la gioia di sentire che siamo campioni d'Italia in ogni partita, campioni e padroni d'Italia. Lo stiamo dimostrando, spero continuiamo per molti anni: lo meritiamo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA