Marco Materazzi, ex giocatore dell'Inter, ha parlato del sogno di diventare calciatore ai microfoni di Io Donna: "Ho capito che avrei voluto fare quello quando a tre anni andavo in giro con due palloni sotto braccio: un Super Tele e un pallone di calcio. La differenza tra un giocatore e un campione? Giocatori lo sono tutti, il campione è quello che riesce a dare qualcosa in più, giorno dopo giorno. Ci vuole tanta fortuna, ma anche tanta volontà, passione e abnegazione. Ma, soprattutto, più di ogni altra cosa il campione è quello che tutti i compagni riconoscono come tale. Cercano in lui un leader. I giocatori sono quelli che entrano in campo e giocano. I leader sono quelli riconosciuti anche dai compagni. Se è così anche nella vita? Assolutamente sì."
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Materazzi: “Il 5 maggio il momento più brutto. Il più bello? Non chiedetemi di dire…”
L'ex giocatore nerazzurro ha parlato della sua carriera in un'intervista a Io Donna
Il calcio in Italia è sopravvalutato? "Perché un giocatore viene pagato 150-200 milioni? Perché c'è un'offerta e c'è una richiesta. Tutto qua. Purtroppo bisogna prendere coscienza di questo. Volendo, anche prendere la cosa con le dovute cautele. Ma questo è. "
La testata di Zidane: "Cosa mi ha cambiato l'episodio? Nella mia vita niente. Alla fine tutti ricordano quello, ma non ricordano forse i due gol che ho fatto in finale. Se non ci fosse stato quell'episodio si ricorderebbero ancora di più di quello che ho fatto per la mia nazione. Credo. Quella era la cosa importante."
Il momento più brutto e quello più bello: "Il più brutto il 5 maggio. Il più bello la Champions del triplete e il mondiale con la nazionale... tra i due non so scegliere, è come dure: vuoi più bene a papà o mamma?"
(IO Donna)
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