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(Corriere Adriatico)
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Si è abbattuta una vera e propria bufera social su Stefano Vescovi, sindaco di Vezzano sul Crostolo, paesino di 4mila abitanti del Reggiano. I fatti. Nella giornata di ieri Marco Materazzi ha posto un commento poco lusinghiero nei confronti dell'ex difensore dell'Inter: "Vergogna del calcio italiano. Miracolato", il commento di Stefano Vescovi, che oltre a essere un sindaco è anche un tifoso della Juventus. Materazzi, attraverso alcune Stories su Instagram, ha postato il commento del sindaco scrivendo: "Ieri sono tornato da Berlino e ho ritrovato su quel campo gente con cui ho condiviso una delle gioie sportive mie più grandi... Ho fatto una foto, l'ho postata e un individuo mi scrive cose senza senso e per di più non inerenti sicuramente alla nazionale italiana. Incuriosito cerco il suo profilo e mi accorgo che mi segue... A questo punto cerco di capire la sua infelicità! La cosa più vergognosa è che questa persona è un sindaco in carica. Scusate, di solito nemmeno li considero, ma uno che dovrebbe far bene alla comunità va premiato".
"Dopo le storie social di Materazzi, su Vescovi si è abbattuta una pioggia di insulti e minacce, dirette sia a lui che alla sua famiglia", si legge sul Corriere Adriatico. "Il mio commento è ante partita e riguarda un video in cui vedevo Materazzi in tutti i suoi atteggiamenti storici: calci, pugni, offese, labbro rotto a giocatori, interventi da galera... Il post successivo era lui in foto con calciatori che per me, a differenza sua, sono esempi", commenta Vescovi al Resto del Carlino.
"Lui non è un esempio e il mio messaggio era questo: Non sei un esempio, sei miracolato ad aver vinto una coppa del mondo. Detto ciò l'utilizzo mio superficiale dei social è certamente un errore. Ho ricevuto chiamata da Instagram per disattivare tutti i miei social a causa delle minacce di morte ricevute da me e dalla mia famiglia: offese di ogni tipo, scatenate dagli screen di Materazzi. A mia moglie, ai miei due figli. Il social si renderà disponibile a supportarmi nei prossimi giorni per raccogliere tutti i messaggi".
"L'obiettivo di Materazzi era scatenare questo nei miei confronti, tra l'altro consapevole che sarebbero arrivati alla mia famiglia dal momento che ha ripostato il mio profilo personale, e non quello politico. Storia triste.. di certo da questa esperienza il monito di utilizzare i social in maniera molto più attenta è arrivato. Non ho minacciato di morte nessuno o aizzato le persone contro di lui. Di certo non mi aspettavo che una persona con milioni di persone al seguito potesse scatenare l'odio dei suoi follower contro di me per un commento del genere, ma - lo ribadisco - non mi stupisce conoscendo i suoi storici atteggiamenti in campo. Condanno tutti i messaggi di morte rivolti a Materazzi, messaggi che non ha voluto ripostare, scegliendo il mio, dal mio profilo personale. Sto ricevendo anche tantissime chiamate di supporto viste le minacce che sto ricevendo. In futuro lo invito a non mettere in pubblica gogna nessuno, o eventualmente solo me, valutando che mia moglie e i miei figli nulla c'entravano. Ci sono persone che non reggono determinate cose".
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