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L'ex difensore nerazzurro Marco Materazzi, dalle pagine de La Gazzetta dello Sport ha parlato della Serie A e del Milan di Vincenzo Montella:
Marco Materazzi, cosa ha detto finora il campionato?"Che Juve e Napoli sono le squadre più pronte e attrezzate. Anche perché hanno la stessa ossatura da anni".
Dietro chi c’è?"La Roma e Di Francesco mi piacciono. L’intelligenza di una persona sta nel rimanere fedele alle proprie idee e cambiare se c’è da cambiare. Per fare un esempio, El Shaarawy all’inizio giocava poco o nulla, mentre nelle ultime gare è stato decisivo. Quando stai fuori non è mai bello, se però entri e cambi le partite vuol dire che chi ti gestisce ha saputo creare la giusta empatia".
Contano quasi di più quelli che giocano meno?"Coccolare i titolari è facile. In tanti anni ho trovato solo un allenatore che non la vedeva come me. E la sua carriera parla da sola".
Eppure prima di perdere l’ultima il suo «amico» Benitez col Newcastle ne aveva vinte tre di fila..."Vorrei vedere, dopo due anni che è lì!".
Torniamo alle cose nostre. Il Milan dove lo mette? "Per il mercato che ha fatto deve stare lassù per forza, però se guardi la classifica adesso è meglio che pensino a quelle vicine. Perché se le vere rivali sono già a 4-5 punti poi recuperare diventa dura. Le sfide contro Roma e Inter diranno il vero valore dei rossoneri".
Come vede Montella, che ha appena cacciato il proprio preparatore atletico? "Ho fiducia in Vincenzo. A differenza di altri ci ha messo la faccia, senza farla passare per la decisione di un dirigente".
Esonerarlo quindi per lei sarebbe sbagliato? "Da interista non vorrei avere Montella contro nel derby".
Credeva che Bonucci avrebbe spostato di più gli equilibri?"Nessuno, compreso Leo che pure stimo, sposta gli equilibri se non è nel contesto giusto. Gli unici che possono farlo, ma loro spostano il mondo, sono Messi e Cristiano Ronaldo. E a chi pensava che a Torino senza Leo avrebbe perso molto dico che la Juve è talmente collaudata che ormai va da sola».
In definitiva, chi ci ha guadagnato nell’affare Bonucci?"Vero che Leo ha superato i 30, che è costato 42 milioni e ha un ingaggio alto. Ma io ho vinto un Mondiale a 34 anni, lui ha altre 4-5 stagioni ad alto livello. Il mercato ha certe leggi. Leo ha fatto una scelta difficile lasciando un club che domina in Italia per un Milan che non è quello del passato".
Quanto può pesare sul derby del 15 ottobre la sosta per le nazionali?"Tanto. E capita troppo spesso. Con Leonardo, nel 2011 così ci abbiamo rimesso uno scudetto. Alla ripresa ci saranno anche Roma-Napoli e Juve-Lazio, sfide bellissime che non puoi preparare bene se fino al venerdì non hai i giocatori. Possibile che non si riesca a mettere dei paletti nel calendario? Così ci perde lo spettacolo".
(Fonte: Luca Taidelli, La Gazzetta dello Sport 30/09/17)
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