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Materazzi: “Leo? Ha fatto come Schettino. Balo, non andare al Milan! Zidane…”

Eva A. Provenzano

In questi giorni si trova a Coverciano, studia da allenatore insieme ai suoi ex compagni della Nazionale, Cannavaro, Gattuso, Zambrotta. Da lì Marco Materazzi ha rilasciato un’intervista a SkySport, ai microfoni di Alessandro Alciato,...

In questi giorni si trova a Coverciano, studia da allenatore insieme ai suoi ex compagni della Nazionale, Cannavaro, Gattuso, Zambrotta. Da lì Marco Materazzi ha rilasciato un'intervista a SkySport, ai microfoni di Alessandro Alciato, tornando sulla questione Leonardo: "Ci ha lasciato prima che cominciasse la nuova stagione, quando tutto era programmato in un certo modo, non si è dimostrato un bravo capitano, ha penalizzato la società. Sento che tornerà all'Inter, mi suona strano. Siamo stati abbandonati a cinque giorni dal ritiro da un tecnico che non se l'è sentita. Cambiando l'allenatore è cambiato tutto. In questa annata storta c'ha messo del suo, abbandonare a pochi giorni dal ritiro non è da buon capitano. Ha fatto come Schettino, anche se le due cose non possono essere paragonate. Una cosa è il calcio, una cosa è la vita reale. Chi scelgo tra lui e Zidane? Preferisco il secondo almeno è sempre coerente, Leonardo con me non lo è stato".

A proposito di Balotelli - suo compagno ai tempi dell'Inter e che si trova pure lui nel ritiro della Nazionale per partecipare a Euro2012 - Matrix racconta: "Lui è sereno, è sempre sorridente, ha vinto la Premier, gli auguro di vincere l'Europeo. Gli ho sempre detto che ha talento e di lui si ha un'immagine sbagliata, distorta, lui è un bravo ragazzo. L'ho bacchettato gli ho fatto assaggiare qualche manata, arriverà il momento in cui sbaglierà di meno e poi quello in cui non sbaglierà affatto. Le qualità che lui ha sono indiscutibili ed è già sulla buona strada. Come lo vedi al Milan? Malissimo. Gli ho sempre detto che mi darebbe fastidio, credo che sappia come la penso. Una volta è entrato negli spogliatoi della Pinetina con i calzini rossoneri, gliel'ho tagliati. Non l'ha fatto più la seconda volta...".