primo piano

MATERAZZI: “ERA ORA CHE MOU TORNASSE. BENITEZ? LA STORIA PARLA PER LUI. MANCINI…”

Direttamente dai campi di calcio americani di Las Vegas, Marco Materazzi ha parlato della sua Inter ai microfoni di Sky Sport. Intervistato da Alessandro Alciato, l’ex numero 23 nerazzurro si è espresso così, partendo da Mourinho: “Era...

Dario Di Noi

Direttamente dai campi di calcio americani di Las Vegas, Marco Materazzi ha parlato della sua Inter ai microfoni di Sky Sport. Intervistato da Alessandro Alciato, l’ex numero 23 nerazzurro si è espresso così, partendo da Mourinho: "Era ora che tornasse dopo tutti questi anni. Se torna è per tifare la sua squadra. Quello che ha fatto per l’Inter rimarrà per sempre nel suo curriculum e nel suo cuore. Non è mai tornato prima per lavoro, ora alla prima occasione utile ha accettato l’invito. Josè è un uomo vero e lo ha sempre dimostrato, nelle difficoltà o meno. Ha dimostrato di essere un uomo vero anche col Chelsea, club da cui è uscito in punta di piedi lasciando comunque una squadra vera. Abbraccio con lui a Madrid? Un bel momento, ma non lo ricordo sempre volentieri. Il motivo? Sapevo nelle mani di chi sarei andato a finire, quello era il dispiacere più grande. Benitez? Ero l'ultimo che potesse dare dei problemi, basta vedere quello che è successo a Londra, a Napoli o a Madrid. Alla fine è la storia che parla. Le parole danno un peso maggiore a quello che è il suo comportamento. Io dico parole dure ma non ce l'ho con lui, è arrivato quando la mia carriera era quasi finita. Capisco la sua situazione, ma a volte è meglio mettersi nei panni di chi non gioca, cosa che puntualmente lui non fa".

"L’Inter ha fatto sei mesi alla grande, c’erano problemi di gioco mascherati però dalle vittorie, tante per 1-0. Adesso, avendo cambiato tantissimi giocatori rispetto all’anno scorso, avendoli cambiati a giugno e poi a gennaio, diventa difficile dare a tutti la consapevolezza dei propri mezzi. Non è facile per i nuovi arrivati che devono prendersi le loro responsabilità. Giocatori che Jovetic e Ljajic, hanno grandi qualità ma in queste situazioni si vedono in ombra o delegittimati sul campo anche a livello personale. Aver perso qualche fiducia ha portato a questo. Mancini? Giusto aver puntato su di lui visti i primi sei mesi di campionato. L’anno scorso è arrivato in corsa, veniva all’Inter dopo Mazzarri e quindi era semplice, sapendo quanto il pubblico nerazzurro mal sopportasse Mazzarri. E’ un tecnico che ha sempre fatto bene ovunque, magari all’Inter lo ha fatto meno. Quando andò via Mancini, alla sua prima esperienza, andò via moralmente dopo Liverpool, e a fine campionato i tifosi non lo trattavano come lo hanno trattato al suo ritorno. Se arriverà terzo avrà fatto un grande lavoro, e lì’ che si potranno fare delle valutazioni".

(Sky Sport - Tmw)

tutte le notizie di