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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Mazinho, padre-agente del centrocampista del Barcellona Rafinha ha parlato del mancato ritorno all' Inter e del futuro che verrà:
Qual è lo stato d’animo di suo figlio?
"All’Inter si è trovato alla grande, si è inserito immediatamente e il pubblico lo ha adottato con affetto ed entusiasmo. Purtroppo non è arrivato alcun segnale dalla società. Peccato, sarebbe stato importante giocare in Europa con l’Inter dopo averla conquistata sul campo".
Ora è difficile impostare una nuova trattativa?
"L’accordo con il Barça è scaduto il 5 giugno. Mio figlio tornerebbe anche ora, ma i tempi erano diventati troppo lunghi. Forse, se lo avessero voluto sul serio, si sarebbero mossi subito con convinzione. Doveroso, adesso, scegliere altro".
La posizione del Barcellona?
"Abbiamo già parlato con la società, insieme stiamo valutando il meglio per loro e per noi. Attendiamo di capire le loro intenzioni, ora non possiamo ancora dire dove giocherà".
Quante offerte ha sul tavolo?
"Le opportunità non mancano, all’Inter Rafinha ha garantito un rendimento importante e fisicamente sta benissimo. Merito anche di Spalletti, un grande allenatore che vogliamo ringraziare. Ha puntato su di lui gestendolo al meglio".
La vostra nuova priorità?
"Stiamo valutando, il telefono squilla parecchio… Sono arrivate richieste da Liga, Premier, Ligue 1 e Bundesliga".
Nessuna dalla Serie A?
"Certo. Alcune grandi squadre ci hanno già contattato, ma niente nomi. Questi restano top secret (sorride, ndr)".
Suo figlio accetterebbe di giocare in A con un’altra maglia?
"Dobbiamo valutare il meglio per lui, questo è ciò che conta. Fino a oggi avevamo messo in stand by ogni possibilità in attesa dell’Inter, che ha cercato di abbassare il prezzo del riscatto, ma ora dobbiamo trovare una nuova squadra il prima possibile. L’obiettivo è iniziare il ritiro con la nuova maglia".
C’è un club in pole position?
"Non saprei, non dipende solo da noi. Ma anche dal Barcellona, dal tipo di operazione che intende impostare e dal valore che attribuisce al giocatore. Io mi occupo del contratto, il prezzo lo decide il club".
(Fonte: Francesco Fontana, La Gazzetta dello Sport 27/06/18)
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